02-07-2018
LONSAI MAÏKOV
"XXX - Music Is My Soul, Music Is My Religion"
(Luce Sia)
Time: MC (64:00)
Rating : 7
Ritorno inaspettato per una band storica della prima stagione neofolk ed esoterica mitteleuropea: Lonsai Maïkov, act francese da sempre gestito da Thierry Jolif e ormai in sonno dal 2013, ci propone una carrellata di brani recuperati in un arco di tempo vasto, dal 1988 al 2014, testimoniando un lato sconosciuto e ricercato lasciato nel cassetto per anni. Ciò che emerge ad un primo ascolto è un netto cambio di rotta rispetto ai classici componimenti del progetto basati su giri acustici e melodie, ora accantonati per dare spazio ad uno sperimentalismo singolare che vede l'unione di temi elettronici minimali elaborati con tastiere retrò ad una voce stentorea e recitativa, quasi tesa a declamare o intonare il salmo di un credo personale. Le melodie sono pressoché scomparse, ad eccezione di fugaci inserimenti sinfonici e magniloquenti, mentre si fa largo un'oscurità che guarda al passato e - come si evince dal titolo - tende ad accostare recuperi sonori del tempo che fu (echi di Kraftwerk, kraut e sperimentalismi anni '70 affiorano da più parti) con una concezione spirituale da sempre centrale nella musica di Thierry. La matrice percussiva si fa largo a più riprese con uno spirito esoterico e tribale, teso ad un misticismo legato a doppio filo con strutture tonali che sembrano derivare dai primi sperimentatori elettronici, e d'altro canto vengono applicate coralità nere di forte impatto emotivo. Senza dubbio il lavoro più complesso di LM, probabilmente lasciato in disparte per legarsi - a suo tempo - con una scena ancora di nicchia, ma di certo più abbordabile e riconoscibile sul piano commerciale. Le asperità rimangono vive ora come allora, ma rimane forte anche la volontà di superare schemi e spalancare all'ascoltatore le porte di un mondo compositivo in cui nulla è casuale, dai suoni ai temi, fino al background autoriale già piuttosto marcato in confronto alla prevedibilità imperante. Sprazzi di ballad permangono comunque qua e là ("Un Goüt D'Amour"), ad anticipare o doppiare con esiti più duri un discorso sviluppato parallelamente in linea col neofolk. Fondamentale per chi ha seguito questo progetto e i primi passi della scena a cui si collega. Edito solo su nastro in una tiratura di 100 copie. Ottima confezione con j-card informativa e bag fuori formato, accompagnata da una cartolina esclusiva.
Michele Viali
https://lonsaimaikov.bandcamp.com/