19-04-2018
AIDAN BAKER, GARETH DAVIS
"Invisible Cities"
(Karlrecords)
Time: LP (46:19)
Rating : 7
Collaborazione tra due arditi sperimentatori, "Invisible Cities" veniva registrato durante il 2016 trovando un melange importante tra la vena dronico-ambientale del prolifico Aidan Baker e i temi di clarinetto di Gareth Davis. Il punto chiave dell'intera opera, costituita da quattro ampie tracce, sta nel superamento di rischiose derive jazz in considerazione della strumentazione usata, a favore di un mood ambientale e calmo capace di unire tonalità classiche (fiati, chitarre) all'elettronica e alle field recordings per dare vita ad una moderna musica da camera, riflessiva, delicata ed emozionante. I movimenti dei brani sono minimi ed i suoni fortemente descrittivi e naturalistici, tesi a fotografare panorami al limite dell'immaginario ("Memory"), con echi orientaleggianti, desertici, quasi immersi in visioni mistiche ("Sky"). Alcuni passaggi ("Signs") si discostano dal velato post-rock ambientale di fondo per spingersi verso situazioni contingenti sfocate, grazie all'uso di voci e rumori strappati alla realtà e 'tagliati' da tenui melodie. Nel complesso impera un'aura di mistero che in taluni frangenti diventa più netta grazie ad un uso mirato del silenzio ("Desire"), da cui emergono toni nebulosi in una sorta di città immortalata all'alba. Lavoro raffinato che sa incrociare spunti compositivi nati da sonorità diverse per convergere in una simbiosi tonale di grande efficacia. Stampato esclusivamente in vinile, segna forse una delle collaborazioni più ispirate tra le tante a cui ha partecipato Aidan Baker.
Michele Viali
http://aidan-baker.tumblr.com/