30-10-2017
XENTURION PRIME
"Humanity Plus"
(Progress Productions)
Time: CD (52:24)
Rating : 8
Dopo un'attesa di quasi tre anni e mezzo, i norvegesi XP realizzano finalmente il successore di quel "Mecha Rising" che destò impressioni positive nell'estate del 2014. L'act scandinavo, nato dalle ceneri dei disciolti Code 64 e recentemente allargatosi a trio con l'ingresso in formazione di Cathrine Räisänen Andersen, prosegue nel solco di quella che gli stessi suoi componenti hanno identificato come 'powersynth', ossia un muscolare connubio di future-pop, EBM e synthpop in cui la fascinazione futuristica gioca un ruolo importante. Forti della lunga esperienza, i Nostri riescono agevolmente a superare in qualità il già pregevole debut album grazie ad una rinnovata dose di potenza, ad arrangiamenti curatissimi, ad una produzione corposa, ad un dinamismo ottimale, a vocals più versatili ed efficaci e, soprattutto, ad una nuova spinta in termini di carisma e personalità. Tutti punti di forza che contribuiscono alla riuscita di un lavoro maturo, equilibrato e completo che funziona benissimo da cima a fondo, convincendo pienamente anche nei frangenti strumentali, come certificano le quattro parti di "Artifact" (degne di una soundtrack sci-fi di alto livello) e la travolgente scheggia goa-trance "Vimana" (che ricorda da vicino certe ottime cose degli Astral Projection). Il groove è di quelli che coinvolgono e smuovono il corpo, come momenti di eccellente future-pop quali "Propulsion", "Milestone", "Revoltage" (con protagonista quel vocoder tanto amato dalla band) e "Neoexogenesis" dimostrano senza lasciare spazio a dubbi di sorta, ma le cose funzionano perfettamente anche quando i bpm calano d'intensità, come nel caso dell'ottimo mid-tempo "Bulldozer", della drammatica e ben congegnata electro-ballad "Departed" e dell'atto finale "Traveler", synthpop di alta qualità marchiato a fuoco dalla buona prova vocale della nuova arrivata Cathrine. Un lavoro inappuntabile che ha tutto ciò che serve per imporsi nel proprio settore, ben diviso fra club-song potenzialmente letali e significative varianti, perfetto per proiettare la band nell'orbita ideale per scalare posizioni tra le preferenze di chi cerca reale spessore e solidità fra le pieghe dell'elettronica più melodica e danceable.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.xenturionprime.com/
http://www.progress-productions.com/