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Room 105

08-10-2007

GAË BOLG AND THE CHURCH OF FAND

"L'Appel De L'Ankou"

Cover GAË BOLG AND THE CHURCH OF FAND

(Le Cluricaun/Audioglobe)

Time: (38:02)

Rating : 7.5

La creatura di Eric Roger è divenuta, negli anni, sinonimo di musica elitaria, di arte sonora sofisticata, colta, ma estranea alla pedanteria intellettuale di certi colleghi. Una buona dose di ironia, infatti, ha sempre colorato a tinte forti la produzione artistica di Gaë Bolg, logica estensione della personalità eccentrica del musicista transalpino. "L'Appel De L'Ankou" non è la nuova fatica sulla lunga distanza del gruppo, ma una raccolta di materiale raro, registrato tra il 1998 e il 2002, originariamente incluso nell'omonimo 10" (uscito nel 2001 in sole 151 copie) ed in tre compilazioni disponibili in edizioni limitatissime. Le sette canzoni in oggetto sono state completamente rimasterizzate dallo stesso Roger, per la gioia di fan e collezionisti che, all'epoca, non ebbero la possibilità di assicurarsi una copia delle succitate edizioni. L'istrionismo e la versatilità artistica dello strumentista francese sono autentici fili conduttori che uniscono idealmente un brano all'altro, anche se composti e registrati in momenti differenti. "L'Appel De L'Ankou" è un collage variegato, multicolore, ma a suo modo coerente ed assemblato con intelligenza. Frenesia, maestosità, intimismo, suoni crepuscolari trovano eguale spazio nella creazione artistica del Nostro, a riprova dell'eclettismo compositivo che anima l'identità sonora della sua band. "Lux Aeterna" è un breve spaccato di mistica alienazione, dove suggestioni eteree e desolazione sono gli elementi peculiari di un intenso viaggio mentale. Ben più irruento e sanguigno l'approccio di "Black Sabbath": sullo sfondo di cadenze battagliere si staglia quella travolgente maestosità a cui il gruppo ci ha abituati, mentre la voce, stentorea e fiera, sottolinea ed enfatizza la marzialità del brano. "Interstice", invece, è l'ideale compromesso tra imperiosità e introspezione, fierezza epica e un profondo intimismo, quest'ultimo esplicitato mediante suoni liquidi e melliflui. Le trame medievali di "La Danse De Feu" si snodano tra robuste linee di percussioni ed interventi di fiati, con un gradevole flauto in primo piano, mentre "La Valse De L'Ankou" incarna l'anima più vellutata di Gaë Bolg. Se "La Danse De L'Ankou" si fa apprezzare per l'andamento ritmato e le melodie cariche di lirismo, "Larmes De Sang", registrata dal vivo, è un convulso marasma sonoro dove rabbia e concitazione la fanno da padrone. Dunque, l'ensemble francese aggiunge un nuovo tassello alla propria discografia, portando all'attenzione del pubblico una serie di canzoni fino a poco tempo fa note solo ad una ristretta cerchia di fortunati. Se i cultori apprezzeranno senza riserve questa breve ma gradevole raccolta di brani, i profani e i curiosi potrebbero scoprire una nuova ed eccitante passione, fermo restando che siamo sempre di fronte ad un'edizione piuttosto limitata (555 copie). Ed ora, tutti in chiesa!

Paolo Sola

 

http://www.myspace.com/gaebolg