11-09-2017
ERIK WØLLO
"Cinematic"
(Projekt)
Time: CD (48:58)
Rating : 7.5
Ormai stabilmente accasato alla corte della rinomata Projekt, il norvegese Erik Wøllo rilascia l'ennesima fatica in 37 anni di onorata carriera, emblematicamente intitolata "Cinematic". Questo perché 'cinematica' è l'indole del suono del chitarrista e compositore scandinavo: soundscapes dalle fattezze avvolgenti e luminose, 'ambientronica' che si muove fra la sottigliezza delle linee droniche e la suadente eleganza di ritmi accomodanti che non hanno timore di fare incursione in territori più etnici, con al centro la chitarra nelle sue più stimolanti varianti. Per l'occasione Wøllo recupera brani inediti del periodo 1998-2003 - editandoli, remixandoli, rimasterizzandoli e racchiudendoli in un essenziale diggipack - inizialmente creati per video, documentari ed altri progetti multimediali, seducendo e incantando ancora una volta con la forza espressiva di una scrittura in cui l'idea di fondo non è un tema reiterato ad oltranza attorno al quale costruire gli arrangiamenti, ma solo lo spunto iniziale per un suono capace di progressioni ritmico/melodiche sempre avvincenti. In tal senso già l'iniziale "Crescent Moon", con le sue melodie placide e luminose, si rivela esemplificativa, al pari della successiva "Mountain Range" e delle sue sontuose spirali evolutive. La maestria di Erik nel dar forma alla materia downtempo emerge con la classe che gli riconosciamo in una "Venture 1" che svela un calore etnico, laddove "Venture 2" poggia su di un più scarno magnetismo pulsante. L'arpeggio che guida la dolce "Unfolding" trasuda grande pathos nelle sua essenzialità, mentre "In Slow Time" apre all'insegna di un'ambient che emoziona nelle sue fini modulazioni, evolvendo poi sull'onda dei synth e delle percussioni. "End Of The River" è invece devota esclusivamente all'ambient, lasciando fuori dalla porta ritmi e crescendo melodici, mentre la conclusiva "Closing Theme/Exit Music",coi suoi ritmi suadenti e le melodie avvolgenti, è un manifesto ideale delle prerogative sonore di un artista forte di uno stile ormai inconfondibile. Un lavoro che al solito non mancherà di deliziare i sostenitori del navigato musicista nordico, ma perfetto anche per eventuali novizi.
Roberto Alessandro Filippozzi