18-03-2017
WINTER FAMILY
"South From Here"
(Ici D'Ailleurs)
Time: CD (43:30)
Rating : 8
Nuova fatica per il duo Rosenthal/Klaine, al secolo Winter Family. Israeliani di nascita e residenti a Parigi ma cittadini del mondo, i Winter Family condensano nella loro musica tutte le esperienze che vivono nei loro pellegrinaggi. Ne è stato un esempio il terzo album "Red Sugar", ricco di field recordings prese dalle città israeliane in cui avevano vissuto. Il nuovo lavoro si intitola "South From Here" e si presenta come il miglior album da loro realizzato fino ad ora. Tante e importanti sono le fonti da cui il duo ha attinto: come non sentire infatti la presenza dei Velvet Underground nell'iniziale "Archaic Land", brano minimale ma ricco di tensione nell'interpretazione vocale di Ruth, e ancora i Suicide, che fanno capolino nell'incalzante "The Land Of The Free" o nel violento technopunk di "Yallah". Al netto di queste nobili radici, i Winter Family mostrano una cifra stilistica molto ben definita: il loro sound è un ¬electro-pop cupo e minimale, con momenti di rumorismo alternati a sprazzi melodici. Ne è un tipico esempio "No World" dove, dopo un inizio ambient noise, si fa spazio un battito frenetico che sorregge una sottile linea melodica. Oppure la ballata per piano, organo e voce "Ikea", cupa e criptica ma bellissima nel suo incedere elegante. Ci sono anche pezzi più movimentati, come la sarabanda percussiva di "Miss Bonaventure" o il carosello noise di "Gaza". Vi è poi una curiosa rivisitazione del traditional americano "We Shall Overcome", qui riproposto in una versione recitata con tanto di organo che dà un senso di canto sacro. Come detto, con "South From Here" i Winter Family firmano il loro miglior album di sempre: la manipolazione dei suoni elettronici e analogici, loro marchio di fabbrica, raggiunge qui vette espressive notevoli, grazie anche alla capacità di imbastire melodie minimali che contrastano con la fisicità degli arrangiamenti. Di notevole impatto anche l'interpretazione di Ruth, che recita letteralmente ogni brano rendendolo accattivante ed intrigante. "South From Here", disponibile anche in vinile e in digitale, è un disco meditato, su cui il gruppo lavora dal 2012: tempi di realizzazione lunghi, dunque, che hanno però giovato alla qualità dell'opera, che si inserisce di diritto fra le migliori uscite di questo inizio anno.
Ferruccio Filippi