28-01-2017
FRACTIONAL
"Tepes"
(Raumklang Music)
Time: CD (50:05)
Rating : 7
Dopo esordi decisamente più concitati e profondamente venati di ritmi jungle, il belga Pierre Remy approda alla sua sesta uscita sulla lunga distanza con "Tepes", lavoro che prosegue nel percorso di ampliamento delle coordinate sonore portato avanti album dopo album. Sei anni dopo "Blood", il Nostro abbraccia ritmiche decisamente più acide e ruvide di derivazione industrial per caricare di una nuova fisicità il songwriting, alternando la forza muscolare delle ritmiche a break melodici spesso e volentieri di stampo para-sinfonico, come si evince sin dall'inizio con la più danceable "Tess" e la drammatica e noisy "Lahle". Le primeve influenze jungle riemergono con forza nella sola "Thirsty" alternate a cadenze rocciose, mentre un episodio come "Des" evidenzia la voglia di spingersi oltre e di sondare territori tanto rarefatti da risultare prossimi all'ambient oscura, con le sue oscillazioni soniche in apnea e quegli spazi vuoti che invitano alla riflessione. Groove e pulsioni danceable non mancano (la title-track, "Lod", "Vine"), così come frangenti particolarmente estrosi (l'ansiogena "Vampyr"), ma l'impatto più efficace viene raggiunto con "Sionvi", le cui prorompenti pulsioni dance hanno il vigore giusto per detonare nel dancefloor, nonostante certi delicati break spezzino quasi sempre l'impeto del songwriting di Pierre. "Tepes" di per sé non stravolge le sorti dell'industrial ritmica, ma fa registrare un nuovo picco di maturità per un act che non vuole rimanere chiuso in un settore ben preciso, e che per scongiurare tale rischio non ha paura di rimettere in discussione quanto fatto in una carriera ormai pluridecennale. Estimatori a parte, non si neghino l'ascolto i più eclettici esploratori della materia elettronica di stampo industrial.
Roberto Alessandro Filippozzi
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