23-07-2016
MACHINEFABRIEK
"Wendingen (Selected Remixes 2005-2015)
(Zoharum)
Time: CD (79:07)
Rating : 7
Rutger Zuydervelt si cimenta con una raccolta di remix sui generis, creata modificando le coordinate dei pezzi originari (quasi tutti di autori giovani di area ambient-sperimentale) in base allo stile eclettico e unico di Machinefabriek. Ciò fa sì che il CD assuma le forme di un nuovo album percorso da un'elettronica post-moderna che guarda sia all'ambient che al glitch, rivissuti con una forte spinta minimale e una grande attenzione per i dettagli sonori. Gran parte dei 13 brani non hanno tra loro grandi differenze: le atmosfere sono rarefatte e soffuse, i rumori vengono ridotti ai minimi termini e scanditi evitando l'effetto 'noise-music'. A questo si aggiunge una buona dose di sinfonicità estratta dai pezzi originali ed immersa in un flusso tonale sfumato, puntando a generare un'armonia che renda accattivanti anche i toni più spigolosi. Tra i passaggi migliori spicca "Release All Light" di De La Mancha, tra le poche tracce dotate di oscurità e proprio per questo proiettata in un'aura dark ambient a suo modo nuova rispetto ai canoni attuali. Da menzionare anche alcuni pezzi che mantengono l'architettura della ballata ("Where Is Everything", "Moon Shines At Night" e "Compare & Contraste"), dove Rutger riesce ad unire voce e melodie al suo imprinting tonale meccanizzato generando un melange fascinoso. Non lasciano indifferenti anche le pieghe drone-armoniche del succitato "Moon Shines At Night" (del musicista armeno Djivan Gasparyan), le percussioni e le note di retaggio folk in "Lost & Found" (del compositore brasiliano Amon Tobin) e la conclusiva "Guilded Houses", trionfo del metodo minimale a scorrimento lento operato su un pezzo del blasonato Red Stars Over Tokyo. Su tutta l'opera spicca un pizzico evidente di autoreferenzialità, per un disco che alla fine dei conti diventa una grande autocelebrazione delle capacità mimetiche e gestionali di Machinefabriek, progetto che sembra poter assorbire qualsiasi tipo di musica restituendola all'ascoltatore nel proprio - unico - linguaggio sonoro. Piacevole e notevole come tutti gli altri prodotti del monicker olandese, ormai giunto alla condizione di poter sfoggiare un esercizio di stile con tanto di applausi conclusivi. Confezione in essenziale digisleeve a sei pannelli per una tiratura di 300 copie.
Michele Viali