10-09-2007
[:SITD:] & PAINBASTARD
"Klangfusion Vol. 1"
(Accession/Audioglobe)
Time: CD1 (42:14) CD2 (56:36)
Rating : 7.5
La blasonata label tedesca Accession inaugura la serie "Klangfusion", consistente in due band alle prese con un EP a testa racchiuso nella medesima release, che in questa prima occasione accorpa in una pregevole confezione digipack - limitata a sole 3000 copie - due nomi ben noti della scena harsh-electro come [:SITD:] e Painbastard, prossimi peraltro a partire insieme per un tour europeo con gli ottimi Destroid di Daniel 'Haujobb' Myer. Quale migliore anticipazione, dunque, per l'imminente tour e per i nuovi full-length di entrambi gli act ("Bestie: Mensch" per [:SITD:] e "Borderline" per Painbastard), se non una lussuosa doppia release che sfiora i 100 minuti complessivi? Il primo dischetto, ovvero "Kreuz:Gang" di [:SITD:], si apre con la 'single version' della title-track, nuovo brano perfettamente in linea col tipico sound del trio tedesco: solida harsh-EBM dotata di buone melodie ma, come sempre, minata dalla prestazione di Carsten Jacek, che a livello prettamente vocale rimane uno dei frontman più scarsi fra i nomi di spicco della scena. Ben cinque le altre versioni proposte per il medesimo brano: ritmata e più 'pop' la rilettura dei Rotersand, quadrata ma funzionale, ed anche i mediocri Angels & Agony la buttano sul ritmo danceable, conferendo alla song connotati future-pop ed il giusto apporto melodico. I pessimi Agonoize, come da copione, ne traggono una versione distorta e quadratissima che di buono vanta una melodia quasi ipnotica, ed anche Painbastard offre un remix estremamente danceable, solido e cattivo, che di certo funzionerà bene nei club; la manipolazione più intrigante la offrono gli ottimi Diorama, i quali, in combutta con Klangstabil e Va:See (ovvero Vasi Vallis di Reaper e Frozen Plasma), tramutano il pezzo in una suadente elettronica 'liquida' dai tratti piacevolmente minimali. Ininfluenti i due inediti: "Atonement" è tipicamente in linea con la produzione recente dei [:SITD:] e riprende la solita formula che prevede ritmiche più cadenzate e tappetini di synth simil-eterei, mentre "Metamorphosis" si fa apprezzare solo per il nervosismo del suo groove. Curioso riflettere su come i [:SITD:], act tendenzialmente monocorde e minato da un cantante le cui capacità sono limitatissime, siano molto apprezzati anche da noi, mentre certi addetti ai lavori locali non mancano mai di demolire il lavoro di Painbastard, la creatura di Alexander Pitzinger, bollando l'operato del musicista tedesco con epiteti tutt'altro che gentili, quando invece il Nostro ha dimostrato a più riprese le proprie qualità, pur non introducendo alcuna sostanziale novità all'interno della scena... Herr Pitzinger ci ribadisce il concetto nel suo dischetto, "Nyctophobia", partendo dalla title-track: un piccolo incubo elettronico che denota ancora una volta grande solidità, buone scelte melodiche ed una ferocia (soprattutto vocale) fuori dal comune. Ben sei i remix del pezzo in questione: si comincia proprio dai [:SITD:], i quali purtroppo sottraggono intensità alla canzone inserendo i tappetini di synth di cui sopra, ma fortunatamente ci pensa Assemblage 23 a fare di meglio, rendendo il pezzo in maniera cupa e drammatica con l'ausilio del piano; curioso vedere fra i remixer i grandi In The Nursery, la cui splendida rilettura 'tribale' è intensa e solenne, mentre This Morn' Omina ci riporta in zona dancefloor colorando il brano di tinte tribal-dance dirompenti. Vorticosa e da club anche la manipolazione di Straftanz, side-project di Rotersand che non manca mai di inserire elementi 'tamarri' ma funzionali (come avviene anche in questo caso), mentre i Supreme Court mantengono i connotati di solidità della canzone, rendendola più ossessiva. Fra i restanti inediti troviamo "Psychological Disintegration", travolgente bordata da club che funziona alla perfezione ed evidenzia un feeling che pochi altri riescono a catturare così bene, cui segue una nuova versione di quella "Torn" ripresa dal precedente album "No Need To Worry" (2006), originariamente già cantata da Torben Wendt (Diorama) e qui remixata dalla creatura dello stesso frontman. In ultima istanza, accogliamo con grande piacere l'eccellente remix che lo stesso Painbastard ha confezionato per la superba "MenschFeind" dei Diary Of Dreams, vera perla del dischetto: Alexander dona alla canzone un ritmo capace di radere al suolo il dancefloor, realizzando una buona ricostruzione che si avvale di nuove vocals, confezionate per l'occasione dallo stesso leader del 'diario dei sogni' Adrian Hates. Quando arriva il momento di tirare le somme, dubbi non ce ne sono: Painbastard batte [:SITD:] in una 'partita' senza storia, elevando praticamente da solo la media complessiva del rating finale, e chissà che stavolta, trovandoseli uno di fianco all'altro, qualcuno non si accorga finalmente di quale fra i due act in questione abbia effettivamente qualcosa in più da dire...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.accession-records.de/