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Room 105

18-01-2016

ANNELI DRECKER

"Rocks & Straws"

Cover ANNELI DRECKER

(Rune Grammofon)

Time: CD (44:31)

Rating : 8.5

Sebbene sia uscito ormai la scorsa primavera, cogliamo con gioia l'opportunità di parlare del terzo album solista della magnifica singer norvegese che per tanti anni ci ha incantati dietro al microfono negli indimenticabili Bel Canto. Anneli, voce Regina delle sonorità dreampop ed eteree, mancava all'appuntamento solista ormai dal 2005, anno d'uscita di quel "Frolic" che seguiva l'ottimo "Tundra" del 2000, ed è un immenso piacere vederla tornare all'opera dopo aver prestato la sua infinita maestria a tanti progetti di alto livello (buoni ultimi i ben noti Röyksopp). "Rocks & Straws" non è soltanto un rientro nel mercato discografico, ma anche un ritorno per Anneli - ben coadiuvata da uno stuolo dei migliori strumentisti norvegesi, fra cui una vera orchestra - a sonorità più legate ad una scrittura acustica, splendidamente impregnata di folk nordico e carica d'enfasi sinfonica. Inevitabilmente torna a galla qualche chiaro rimando ai fasti dei Bel Canto, tant'è che l'eterea opener "Alone", incantevole ed evocativo risveglio, è realizzata proprio col vecchio compagno d'avventure Nils Johansen, ed a conti fatti anche "Green Leaves In The Snow" richiama con forza certe storiche hit della band, almeno prima di accendersi in chiave indie-rock. L'album è un'ode appassionata alle terre in cui Anneli è nata e cresciuta, coi testi adattati dalle opere di un poeta come Arvid Hanssen, che di tali luoghi descrisse la crudele bellezza come nessun altro. E se la voce della Drecker - come di consueto in forma strepitosa - è una certezza assoluta a cui ogni estimatore non ha ragione alcuna per sottrarsi, anche musicalmente l'opera dimostra il proprio indiscutibile valore, non soltanto per la perizia esecutiva ed il livello degli arrangiamenti garantiti dai professionisti di cui sopra, ma soprattutto per la bellezza degli essenziali quanto sontuosi ed intensi intrecci melodici, segno evidente di come l'apporto strumentale sia tutt'altro che un mero accompagnamento alla voce protagonista. Messe da parte certe tentazioni pop anche elettroniche (principalmente con "Frolic"), Anneli mostra dove possa condurre la pura ispirazione inanellando solo grandi brani, dove a fianco di una magica dolcezza tutta scandinava non mancano la dovuta enfasi ("Circulating Light"), la stupefacente bellezza della semplicità ("Come Summer's Wind" e quella melodiosa filastrocca che è la title-track), la passione più autentica ("Fisherman's Blues" e la più umbratile "Rain"), il più potente magnetismo cinematico ("Waiting For A Boat") e tante altre meraviglie tradotte in canto e suoni. Non un lavoro destinato ai soli fans della divina cantante ed artista, bensì un'opera di livello superiore da consigliare senza indugi a chiunque ami la Musica con la 'M' maiuscola. Un grande ritorno.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.annelidrecker.no/

http://www.runegrammofon.com/