11-11-2015
SISTEMA BEZOPASNOSTI
"Martian Dust"
(Heimdall Records)
Time: CD (30:00)
Rating : 7
Nuova uscita in CD, ancora una volta per l'etichetta personale Heimdall Records, per il longevo progetto di Vladimir Doronin, che aggiunge un altro tassello all'ampia discografia collezionata in oltre 20 anni di attività. Più che un nuovo album, "Martian Dust" è in realtà una sorta di EP nato per sopperire alla scarsa diffusione del 7" dal medesimo titolo realizzato lo scorso anno da un non meglio precisato marchio italiano: le prime quattro tracce sono infatti le versioni originali del vinile, mentre le altre quattro - recanti i titoli in cirillico - sono i medesimi brani ripresi in forme differenti. "Caramba" apre all'insegna di un folk acustico non privo di buoni arrangiamenti dove il consueto istrionismo vocale - a tratti sempre un po' troppo crudo - di Vladimir è subito protagonista indiscusso, una volta superato l'impatto uditivo con una lingua difficile da arrangiare (specie con siffatta audacia) come è il russo. Non di solo folk vive l'ispirazione dell'act siberiano, come svela uno strumentale sospeso fra sintetismi e vibrazioni naturali quale è la title-track, ma è un approccio alla controparte elettronica decisamente vintage, come dimostrano tanto la delicata e passionale "Crowley" (picco emozionale del dischetto, dotato - appunto - di interessanti contrappunti retrò, oltre che dell'unica folata sinfonica) quanto la dolente e minimale marcia "Saturn In Skorpio". Le quattro 'CD version' sono in pratica le versioni strumentali dei primi quattro brani (inclusa la title-track che già lo era, e infatti non si notano grosse differenze dall'originale), utili per soffermarsi sulla volontà del progetto di trovare uno stile almeno in parte capace di superare certi schemi; unica eccezione è "Saturn In Skorpio", non privata delle vocals ma resa in una forma strumentalmente più scarna e concisa che emana ulteriore fascino. Occasione ghiotta per quei fans che si fossero persi il suddetto vinile, oltretutto resa speciale da un'edizione limitata a sole 150 copie in confezione di gran pregio e mirabile fattura (un digipack racchiuso in uno slipcase artigianale con laccio e nastro, di bell'impatto visivo), da non lasciarsi scappare per quei sinceri amanti del supporto fisico.
Roberto Alessandro Filippozzi
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