23-10-2015
AQUAVOICE
"Early Recordings"
(Zoharum)
Time: CD 1 (72:51); CD 2 (42:09)
Rating : 7
È trascorso poco meno di un anno dall'uscita dell'ultimo lavoro "Nocturne" che il polacco Tadeusz Lukzejko, mastermind del progetto Aquavoice, dà alle stampe una nuova compilation contenente brani presi dai suoi primissimi lavori. Il tutto si traduce in due CD dalla durata generosa, soprattutto per la lunghezza dei brani presenti in scaletta. Nel primo CD ("Water Music") esce nuovamente con prepotenza la principale fonte di ispirazione di Tadeusz, ovvero l'acqua, vista come forza vitale ed elemento imprescindibile di purificazione. Spicca quindi la lunga suite "Underwater Flight", un volo allucinogeno che parte dalle profondità oceaniche per arrivare al di fuori dell'atmosfera, fra profumi orientaleggianti e momenti di elettronica Kraftwerkiana, sulla scia dei migliori Tangerine Dream. Sono invece genuinamente ambient i 18 minuti di "Dagobah System", che si arricchisce di interferenze noisy nel finale. Due pezzi che caratterizzano in maniera ambientale un disco che era partito con atmosfere inquiete, come nell'iniziale "Osiris". Anche il secondo CD, "Other Early Works", è improntato verso un'ambient cosmica dai toni spesso surreali e psichedelici, come in "Soundchaser - Part 6" o in "The End", ma è l'atmosfera complessiva del lavoro a renderlo vicino al kraut-rock più sperimentale. È sempre difficile commentare operazioni come questa, soprattutto quando giungono a breve distanza dall'ultimo lavoro. I "Best Of..." rappresentano spesso specchietti per le allodole fatti apposta per incamerare qualche soldo in più. Per "Early Recordings", uscita limitata a 500 esempplari, possiamo tranquillamente affermare che le cose non stanno così. Il primo CD è infatti una proposta rielaborata delle prime registrazioni, materiale altrimenti difficilmente recuperabile; il secondo dischetto, pur prendendo brani da lavori precedenti, ne rielabora i contenuti alla luce delle nuove esperienze fatte negli anni dall'artista polacco, aggiungendo anche una traccia bonus inedita. Ecco che nasce un lavoro interessante, molto migliore del precedente "Nocturne", consigliabile a chi voglia ascoltare un remake ben fatto della Kosmische Muzik degli anni '70.
Ferruccio Filippi