06-10-2015
THE NEW DIVISION
"Gemini"
(Progress Productions)
Time: CD (75:24)
Rating : 8
La svedese Progress prosegue nella sua tradizione di stampare per il mercato europeo gli album del progetto dell'americano John Glenn Kunkel (che negli States li realizza attraverso la sua Division 87), come già avvenuto col debut "Shadows" del 2011 e col follow-up dello scorso anno "Together We Shine", lavori che avevano imposto l'act di Riverside all'attenzione del pubblico grazie alla sapiente miscela di new/dark-wave e synthpop propugnata. Dischi a cui mancava solo quel 'quid' in più che troviamo in questa terza fatica, nella quale Kunkel - coadiuvato in sede di produzione da F.J. DeSanto degli Hypefactor - raggiunge il punto più alto della propria scrittura, trovando un più efficace bilanciamento fra il dinamismo groovy del synthpop, la brillantezza graffiante della wave, la perfezione formale del pop ed un gusto melodico che guarda con rispetto ai dorati 80s. In questa terza prova, mirabilmente prodotta, ogni singola componente - voce inclusa - funziona meglio che mai all'interno di canzoni splendidamente rifinite, magnetiche, di classe e carismatiche, con una scaletta di gran livello in cui svettano potenziali hit come la dinamica e ariosa title-track, la passionale "Iris" ed una "Alive" dalle atmosfere squisitamente raffinate, nonché i tre brani che hanno fatto da singoli introduttivi (esclusivamente digitali): l'intensa e ritmata "Introspective", una "Copycat" esemplificativa di come Kunkel padroneggi appieno le migliori malizie del settore ed un frangente appassionato ma mai stucchevole come "Eyes". Oltre ai 13 brani dell'album, la versione europea - purtroppo penalizzata da una confezione jewel-case eccessivamente spartana - si fregia di quattro tracce bonus: due sono degli onesti remix in chiave dancefloor-friendly per "Senseless" ed "Introspective" firmati da Future Unlimited e The Dossier, mentre le restanti "Romantic" ed "Holy" sono due 'B-side' (si fa per dire, visto che parliamo di release digitali) riprese rispettivamente dai singoli "Eyes" ed "Introspective", dignitose e sempre superiori alla media, ma non al livello delle ottime cose di cui si è mostrato capace il songwriting di John. Al netto delle bonus-tracks, "Gemini" è senza dubbio l'opera più completa e matura per il progetto californiano, che è finalmente pronto per reclamare a pieno titolo un posto di rilievo fra i migliori act del settore.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.progress-productions.com/