01-09-2007
RISE AND FALL OF A DECADE
"Noisy But Empty"
(Ars Musica Diffundere/Audioglobe)
Time: (38:50)
Rating : 7
"Noisy But Empty" fu il secondo album dei francesi Rise And Fall Of A Decade, originariamente stampato nel 1992 in parallelo per le etichette Lively Art e Hyperium, viene adesso riproposto dalla Ars Musica Diffundere, sub-label della Black Rain, dedita a sonorità più morbide e meno elettroniche rispetto alle pubblicazioni della casa madre. I Rise And Fall Of A Decade sono ad oggi pressoché dimenticati e rientrano in quel folto gruppo di progetti che nacquero durante gli anni '90 prendendo nutrimento dalla scena indie del decennio prima, mescolando malinconia a soluzioni allora sperimentali, oltre ad un pizzico di oscurità. Il suono di "Noisy But Empty" è pienamente in linea con quanto stampato durante gli anni '90 dalla label Lively Art, produttrice, tra gli altri, dei primi lavori dei Collection D'Arnell Andréa, una band, quest'ultima, che aveva un approccio alla musica molto simile a quello dei Rise And Fall Of A Decade, accostando sonorità della vecchia scena wave a toni neoclassici. Ascoltato adesso "Noisy But Empty" mostra ancora tutta la freschezza che aveva al tempo, ma con in più la coscienza di aver in parte anticipato quelle sonorità cosiddette dark-cabaret che ora spopolano grazie a band come Dresden Dolls (sentite al proposito un brano come "Girls Of The Ninetie's"). Non mancano momenti shoegaze (in "Grandest Illusion" e in parte nella fulgida "Wheel Of Cruelty") memori della fase conclusiva della new wave, allorché iniziavano a mescolarsi tendenze diverse e i suoni di chitarra si facevano più ricchi e saturi, nonché sempre più distanti dalla matrice punk. Le folate pop '80 arrivano con brani come "The Bird And The Fish" o "Candletown", mentre quel genere tanto amato quindici anni fa ed oggi ormai semi-sepolto che risponde al nome di ethereal si può ascoltare nel brano d'apertura "Suicided Youth". I Rise And Fall Of A Decade furono un tipico prodotto di quella fase musicale di passaggio che vide la decadenza delle sonorità più in voga negli anni '80 e l'avvento dei primi suoni che si affermarono definitivamente dopo la metà dell'ultimo decennio del secolo: la band va riscoperta alla luce di quanto ha prodotto in prospettiva futura, ma anche per ricordare quello strano periodo in cui la musica viveva ancora molto sulle spalle di quanto era già stato fatto in precedenza.
Michele Viali