01-07-2015
MULPHIA
"WarTear"
(Advoxya Records)
Time: (62:15)
Rating : 7.5
L'act della Repubblica Ceca è stato uno dei primi a venire messo sotto contratto dall'allora nascente Advoxya, con cui ha esordito sul mercato nel 2007, e a distanza di 8 anni dal debut "Dark Sides" lo ritroviamo ancora alla corte della label ungherese per il quinto full-length in CD, cui si affianca una nutrita serie di uscite digitali autoprodotte - se ne contano ben 14 - in cui Richard Viduna, titolare unico del progetto, ha riversato altri precisi aspetti della propria creatività (tipo la serie "Asylum", con suoni più inclini alle soundtrack horror). Sebbene il materiale digitale sia molto interessante, fra suoni ad 8bit ed il recupero del vecchio progetto e/Wire, il piatto forte è rappresentato dai lavori in CD, e "WarTear" conferma quanto di buono l'act ceco ha saputo costruire negli anni, soprattutto da quel "Wartorn" (2009) che ha segnato la svolta decisiva per Mulphia. Abile manipolatore di suoni e ritmi in bilico fra dark-electro, ebm, idm ed electro-industrial, nonché ottimo songwriter ed arrangiatore, Richard riversa tutta la propria esperienza ed il proprio estro nei 14 brani dell'album, mostrando la propria maestria nell'edificare strutture solidissime che partono da macchinose elucubrazioni dark-electro per poi esplodere in un tripudio di groove, con la voce ben divisa tra laceranti toni harsh e gustose elaborazioni al vocoder. Rifacendosi direttamente alla grande scuola dei primi 90s (Skinny Puppy, Front Line Assembly...) senza ricopiarne pedissequamente gli schemi, Viduna riesce a rendere sempre intriganti i propri brani sfoggiando una gran varietà di valide soluzioni, toccando picchi rimarchevoli con canzoni quali l'incisiva "Red Sun Comes" e le carismatiche "Sorrow" e "Cruel Face". Largo l'uso di samples (anche dall'imprescindibile pellicola "Quinto Potere"), come da tradizione 90s, ed ampio spazio per frangenti strumentali di spessore, in un lavoro solido, variegato ed estremamente compatto, con molto da offrire a chi ricerca qualità e durezza in seno alla corrente dark-electro. Una conferma di come Mulphia sia fra i progetti migliori dell'ampio roster di casa Advoxya, con un lavoro di alto livello che riesce a superare in maturità - anche a livello di suoni - le già notevoli prove precedenti: da scoprire, se ancora non lo aveste fatto.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.advoxya-records.com/