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Room 105

01-07-2015

TWA CORBIES

"The Clamouring"

Cover TWA CORBIES

(Bollebouz Tonträger)

Time: (41:44)

Rating : 7.5

I due corvi - o cornacchie - del popolare traditional inglese "Twa Corbies" (da cui prende nome il neonato act in esame) campeggiano sulla copertina in rilievo di questa opera prima, messa a punto da un autentico nume tutelare del neofolk britannico come Tony Wakeford (Sol Invictus), non certo nuovo ai side-project, e da un esperto conoscitore delle aree grigio-brune del suono come il tedesco Gernot Musch (Pilori, :Golgatha:). Armati solo delle loro rispettive chitarre e voci (che ben si alternano nei vari brani), i Nostri si producono in undici momenti di genuino (neo)folk, catturato in maniera altrettanto genuina e scevra di grosse rifiniture da studio - salvo che per qualche leggero arrangiamento aggiuntivo - per ottenere il giusto feeling, infine fissato su CD in bella confezione digipack dall'esordiente Bollebouz Tonträger. Un songwriting intenso, spesso e volentieri molto diretto, che colpisce subito nel segno con un'opener del calibro di "Is There A Heaven?", dotata di un respiro epico ed esaltata dalla voce profonda e 'goth' (almeno in questo caso) di Gernot, fra i momenti migliori assieme a brani meno 'ortodossi' come l'oscura e cerimoniale "A Fool In April", scandita da un'ossessiva coralità, e "Leaving Macclesfield", sorta di inquieto ed intenso traditional evocativo/rituale. Nel mezzo tanto mestiere dosato con onestà, dal vibrante e arioso folk di "See-Saw" (che fa pensare a dei Sol Invictus più sontuosi, ma quando è Tony a cantare l'associazione è praticamente inevitabile) ai toni dolenti dell'ossessiva domanda di "The Hand Of God", passando per una radiosa e fiera "Dark And Drublie Days" che rimanda inevitabilmente a quei Death In June che Wakeford contribuì a formare, sino ad una "No Bosses" che pare la versione folk di una punk song di protesta (e d'altronde Wakeford sta attualmente facendo rivivere anche il repertorio dei Crisis col progetto 1984...). Genuinità a parte, in questo debut troviamo tutta la professionalità di musicisti di comprovata fama, un songwriting piacevolmente variegato, la giusta ispirazione e qualche bella fiammata, per un lavoro più vicino alla scuola folk albionica che non a quella teutonica: chi ha seguito le carriere di Wakeford e Musch apprezzerà di certo. Disponibile anche in vinile con annessi versione CD e inserto coi testi, per un totale di 250 copie.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

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