18-05-2015
KITE
"VI"
(Progress Productions)
Time: (29:07)
Rating : 8.5
Sei EP in sette anni: questa, in estrema sintesi, la carriera del duo svedese formato da Nicklas Stenemo (voce) e Christian Berg (musiche). Ma quel che conta davvero dire, al di là dei freddi numeri e della scelta - sin qui - di pubblicare solamente degli EP anziché quell'album che in molti attendono (che in fondo è proprio LA peculiarità di un progetto che non segue linee di condotta tracciate dalla maggioranza), è che di uscita in uscita i Kite sono riusciti ad andare infinitamente oltre la mera riproposizioni di suoni e schemi propri dell'indimenticabile pop elettronico dei dorati 80s. Di act che ricopiano in pieno quelle sonorità (finanche l'allora da più parti derisa italo-disco) ve ne sono tanti, ma fra quei pochi che riescono ad utilizzare quell'importante base come spunto anziché come unico approdo revivalistico fine a sé stesso, i Nostri sono senz'altro quelli che meglio hanno saputo interpretare e far proprie certe grandi lezioni, cesellando uno stile così personale e credibile da non lasciare dubbi sul fatto che, se fossimo negli anni '80, i loro pezzi spopolerebbero in radio e TV. Il nuovo EP, che giunge a circa due anni dal precedente (come sempre disponibile sia in CD che in vinile 12"), è l'ennesima conferma di ciò in un percorso di costante e ammirevole crescita, come un gioiello del calibro di "Up For Life" dimostra da subito: classe, suoni splendidi, gran pathos e una costruzione da manuale per quasi 9 minuti, fra porzioni strumentali avvolgenti e memorabili. Nicklas è col tempo divenuto un impeccabile singer sempre pronto sfoderare il refrain vincente, come nella ritmata, frizzante e avvincente "It's Ours" o nella magicamente suadente "Count The Days", dove la prova vocale raggiunge l'apice della sua intensità. Melodie di immane bellezza ottantiana esaltano la sontuosa "True Colors", mentre gli ottimi colleghi Agent Side Grinder danno una mano con le percussioni nella magnificamente rarefatta "Nocturne", che chiude l'EP con le sue sontuose impennate. Non soltanto la release più piacevolmente scura e densa di atmosfere forti del duo, ma anche quella coi brani di maggior caratura e maturità: l'ennesimo ineludibile segnale dell'inarrestabile crescita di un progetto che, ad ogni passo, ci regala sempre maggiori soddisfazioni.
Roberto Alessandro Filippozzi
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