18-05-2015
!DISTAIN
"Rainbow Skies At Night"
(Echozone)
Time: (49:49)
Rating : 7
Il settimo album del trio tedesco si faceva attendere da ormai quattro anni, e nel frattempo l'unica consolazione per i fans è arrivata dal DVD celebrativo dei 20 anni di attività a fine 2012. Ora i tre intercambiabili cantanti/tastieristi si ripresentano al pubblico con l'atteso full-length, introdotto da due singoli che hanno racimolato buoni consensi come la penetrante e danceable "Where In This World", dotata del consueto refrain arioso, e la fin troppo zuccherosa "A Million Engines". Due esempi di uno stile consolidato che se da un lato ribadiscono l'innegabile personalità del progetto, dall'altro non configurano - al pari delle restanti canzoni - momenti al livello delle cose migliori del precedente "On/Off". Intendiamoci: il tasso qualitativo raggiunto dai !distain è superiore alla media, e validi esempi di scrittura agile e diretta come la suadente e raffinata opener "No One Is To Lead", la groovy e semplice nelle melodie "Too Many Walls" o la più fascinosa, danceable e scura "Gunfires" stanno lì a dimostrarlo. Bene anche l'appassionata "December" e l'ariosa title-track, entrambe dotate di elementi ritmici e/o melodici capaci di superare i paletti del puro synthpop, al pari della particolarmente melodiosa "Blackberry Morning", e piace anche un momento più delicato e dolente come "Back To History", che sa accendersi con drammatico pathos e si bea della bella voce dell'ospite Paula O'Brien. "Variation In Light" e "Fragmente" sono i frangenti che meno convincono, verosimilmente per un certo approccio sin troppo 'easy' che manca dello spessore richiesto al synthpop di derivazione oscura. Parlare di 'passo indietro' o 'passo falso' sarebbe ingiusto e fuorviante, ma sottolineare come il precedente album avesse di meglio da offrire è doveroso: ai fans, probabilmente, la cosa non disturberà più di tanto... Disponibile anche nella speciale edizione doppia, dove il secondo CD è rappresentato da un nuovo album inedito ("Istanbul") di Arsine Tibé, solo-project di Manfred Thomaser.
Roberto Alessandro Filippozzi