13-04-2015
ORANGE
"Oya"
(Separated Beats)
Time: (48:18)
Rating : 7.5
Con all'attivo due album in studio e due live fra il 2003 ed il 2011, il sestetto tedesco Orange continua ad infrangere i confini fra la world music e le sonorità elettroniche più moderne, creando il proprio connubio ethno-goa-trance in un ipnotico tripudio elettroacustico di percussioni, didgeridoo, battiti danceable e vocals per lo più tuvane (il celebre throat singing). Supportati nuovamente da quella Separated Beats (divisione dell'altrettanto ricercata e particolare Klangwirkstoff Records) che aveva già pubblicato l'album "Hu" ed il live "Ta Tha Ta", i Nostri spingono ulteriormente avanti la propria ricerca sonora perfezionando uno stile che mescola sapientemente l'apporto di ben quattro percussionisti alle avvolgenti trame elettroniche del leader Niko Lai e del singer Rainer Von Vielen, fra melodie che rimandano direttamente ai colori ed ai profumi dell'India, e in generale all'Est più mistico e lontano. Ritmi squisitamente ballabili fanno da base ideale alla forte matrice etnica della band, spesso guidata dal didgeridoo di Marcus Wichmann ("Tangogo Der Sonne", l'intensa "Massala Sung") ed efficace anche in forma unicamente strumentale (la groovy "Baba Ganoush"), a tratti con vocals che sanno esulare dal tipico throat singing per farsi più pulite e ortodosse (l'affabile "Tubifex Tubifex" e la ritmata "Wolke 9"). Il risultato, ancora una volta, è un suono che seduce con la forza ritmica e l'innegabile fascino dell'unione fra tradizione e modernità, senza che queste entrino mai in contrasto, grazie all'abilità di chi ha saputo incanalare in maniera fruttuosa i propri coraggiosi sforzi creativi. Musica ad ampio respiro destinata ai più curiosi ed aperti di mentalità, ma dal valore trasversalmente indiscutibile.
Roberto Alessandro Filippozzi