18-03-2015
FRONTIER GUARDS
"Battleground"
(Unguided Tactical Sounds)
Time: (53:36)
Rating : 8
Da queste pagine abbiamo avuto il piacere e il privilegio di seguire le 'guardie di frontiera' della Repubblica Ceca sin dal debut del 2008 "Predestination", allorquando il duo formato da Martin Pavlik (musiche) e Tom Galle (visuals) ci aveva favorevolmente impressionati con un magnifico e cinematico sound a cavallo fra IDM, ambient ed electro-industrial. Il follow-up del 2013 "Interface" aveva visto i Nostri aprirsi ad un suono più song-oriented, complice l'apporto vocale di quel Patrick Lev (frontman dei Depressive Disorder) che con Martin e Tom aveva già lavorato nel progetto H.E.E.L., e all'epoca avevamo detto chiaramente come questa potesse essere la strada maestra per il futuro di Frontier Guards, auspicando che la band intendesse giocare quella partita fino in fondo. "Battleground", terza fatica che segna l'approdo del combo alla corte della russa Unguided Tactical Sounds, è la conferma della volontà dei Nostri di giocarsi le proprie carte in un'ottica più diretta e fruibile, come dimostra l'ampliamento a trio con l'ingresso in pianta stabile del singer Frantisek Gazik, laddove in precedenza l'apporto vocale era stato relegato a poche tracce. Forte dell'altissima qualità sonora che abbiamo imparato a conoscere nei precedenti album, l'act ceco continua ad erigere splendide strutture futuristiche e cinematiche con disarmante naturalezza, come evidenzia l'iniziale trittico composto da "Response", dalla groovy "Another Sun" e dalla più sottile e scura "Enemy Territory", ottimi esempi di quella mirabile tensione che non manca mai di accompagnare il songwriting della band. Quando finalmente, con la nervosa "Under Pressure", subentra la voce di Frantisek, il trio mostra tutta la propria volontà di semplificare le strutture per ottenere una maggior efficacia, ma senza cedere sul piano della ricercatezza: nascono così momenti di grande spessore come la title-track (capace di bei passaggi cinematici), la magnetica e carismatica "Last Breath", la sinuosa e penetrante "Warp Hunter" ed una "Past" che ribadisce con forza quale sia il livello qualitativo del suono di Frontier Guards. Ottime anche le strutture più tipicamente IDM di "Empty", mentre "Mokosha" è la bonus-track ruvida e di classe che vede protagonista dietro al microfono il già citato Patrick Lev, per un risultato che rimanda alla maestria dei Front Line Assembly; c'è spazio anche per l'ottima traccia video "Enemy", con la quale Tom può dare sfogo a tutta la sua creatività visuale in chiave industriale. Le 'guardie di frontiera' hanno saputo 'difendere i confini' percorrendo abilmente la strada che auspicavamo, dando chiaramente l'idea di come "Battleground" (realizzato in 500 esemplari nel pregiato formato DVD-digipack a sei pannelli con una bellissima veste grafica) possa rappresentare sia la degna prosecuzione di quanto di buono è stato detto coi precedenti album, sia l'inizio di un nuovo avvincente corso. Una gran bella conferma, se ancora ce ne fosse stato bisogno.
Roberto Alessandro Filippozzi