12-02-2015
CELLULOIDE
"Art Plastique"
(BOREDOMproduct)
Time: (40:06)
Rating : 6.5
Il longevo trio marsigliese mancava all'appuntamento col nuovo album ormai da fine 2010, e dopo aver ingannato l'attesa coi due volumi della raccolta "Numériques" nel 2012, finalmente lo scorso novembre è tornato col successore di "Hexagonal". In una carriera ormai ultradecennale, iniziata nel 2002 col debut "Naive Heart", la band francese ha sempre mostrato tanta coerenza ed un filo conduttore ben preciso, cesellando di album in album quell'algido electropop dal taglio retrò che ai cugini d'oltralpe riesce con spiccata naturalezza sin dai dorati 80s. Uno stile che il trio interpreta da sempre con grande dignità evitando quegli eccessi che a molti suonano come frivolezze, pur senza rinunciare a suoni e soluzioni che guardano inevitabilmente al passato. L'esperienza e la credibilità dell'act valgono sempre l'ascolto, ed anche se "Art Plastique" - mirabilmente confezionato in un bel cartonato a tre pannelli - non apporta alcuna sostanziale modifica ad un assetto cementato negli anni, brani come la raffinata "Asymétrie" (il cui groove gentile schiude a sintetici sentori wave), la sospesa e rarefatta "La Guerre De Cent Ans" e l'appassionato episodio conclusivo "L'Amour Est Clair" testimoniano del buon gusto compositivo dei Nostri. C'è molto mestiere nei ritmi irregolari di "Le Baiser Géométrique" e "Le Salon Noir", così come nella suadente "Aussi Vital Que L'Eau" e nella scura e nervosa title-track, ma la band sa comunque piazzare almeno una zampata inattesa, che nel caso specifico è "Gris", dinamico frangente di incalzante EBM rigorosamente old-school. Dai Celluloide si sa bene cosa aspettarsi, ma se queste sono le vostre sonorità, allora potrete sempre contare sulla qualità messa in campo da questi devoti adepti del 'retro-pop'.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.celluloide.online.fr/