10-01-2015
ANTIVOTE
"Visions Of Crime And Pain"
(Echozone)
Time: (49:03)
Rating : 5
Formatosi nel 2012 come duo e completato nel suo assetto a tre l'anno seguente, il progetto tedesco giunge al debut album (prima di esso soltanto un singolo digitale) grazie all'attivissima Echozone. La formula dei tre si basa su strutture dark-electro che presentano un fatale difetto: l'eccessiva semplicità, tanto nelle soluzioni melodiche quanto nelle scelte sonore, oltremodo penalizzate da una produzione piatta e priva di incisività. Il beatwork di Sebastian Voigtmann si sforza di andare oltre le aspettative con qualche tentativo in parte riuscito (la più oscura ed atmosferica "So Far Away"), ma senza mai uscire dal seminato e/o mostrare l'audacia necessaria, anche quando il groove richiederebbe più vigore. Se possiamo trascurare i tre brevi momenti strumentali, non possiamo altresì sorvolare sull'eccessiva leggerezza di episodi privi di nerbo come "Decline", "World Collapse" o "The Empty Night", ed anche quando la tensione sale ("Sick System") il trio non riesce ad incidere, complici delle vocals troppo spesso inefficaci. Un po' più d'intensità emerge da "The Childs Of Carolagreen" e dalla club-friendly "False Hope", anche se in generale mancano reali attrattive per i dancefloor; il meglio ci viene offerto da "Herbstleid", dove il buon apporto del piano si combina ad una costruzione migliore e, soprattutto, ad un finale di maggior solidità. Poche luci e molte ombre nell'esordio di un act che sogna di ripercorrere le orme dei Project Pitchfork, ma che per ora appare più simile ad una versione acerba e spompata degli [:SITD:], e che di certo ha ancora moltissimo lavoro da fare per non arrivare impreparato anche alla prossima prova. Rimandati.
Roberto Alessandro Filippozzi
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