13-08-2007
FREDRIK KLINGWALL
"Chronicles In Decay"
(Last Entertainment)
Time: (43:56)
Rating : 8.5
Dopo avervi già ampiamente parlato in sede di recensione sia degli Anima Morte che dei Rising Shadows (questi ultimi anche intervistati per la prima volta in assoluto su queste pagine), veniamo nuovamente ad imbatterci nel poliedrico artista svedese Fredrik Klingwall, il quale, oltre ai due progetti di cui sopra, è impegnato anche in svariati side-project di stampo metal da noi già elencati altrove. Il ventisettenne musicista di Stoccolma, la cui carriera artistica è iniziata nel 1995, si presenta oggi col suo progetto solista omonimo, col quale peraltro è in procinto di dare alle stampe anche il primo album ufficiale "Entrance" (per l'inglese Cold Spring). "Chronicles In Decay" è una raccolta di materiale comprendente 27 brani registrati in un lasso di tempo che va dal 1997 al 2006, decade nella quale Fredrik è stato molto attivo sul piano solista tanto a livello di demo quanto di partecipazioni a colonne sonore: tanti piccoli 'frammenti', alcuni inferiori al minuto di durata (il brano più lungo non supera i 4 minuti), che testimoniano come lo stile compositivo del nostro si sia affinato sempre più col tempo, senza peraltro dover essere passato attraverso esordi incerti come il più delle volte accade. Disposti in ordine perfettamente cronologico, i frammenti sonori di questo breve ma intensissimo dischetto evidenziano degli esordi più improntati verso sonorità neoclassiche marziali e pompose dal taglio darkwave, ed il 'ciclo di fine anni 90' si chiude con la splendida fiaba oscura "The Old Asylum". I brani composti all'inizio del nuovo millennio mostrano una spiccata vena neoclassica spesso drammatica, talvolta estremamente cupa, ed il superbo uso del piano dona un tocco di passionalità in più ai foschi orizzonti tratteggiati da musiche rette su possenti sezioni d'archi, la cui efficacia nell'evocare infausti presagi denota come a Fredrik non manchino affatto il tocco e l'arguzia dei più abili compositori di soundscapes e colonne sonore. Tutto creato col computer, s'intende, ma un nome come The Protagonist ci ha dimostrato ampiamente come si possa eccellere in tal senso, e Fredrik Klingwall è sulle tracce del suo illustre collega, pur partendo da basi notevolmente differenti... Il suono degli ultimi anni evidenzia tracce di 'contaminazione' con l'elettronica ambientale e qualche riflusso industrial, verosimilmente frutto del lavoro svolto da Fredrik come compositore di musiche per immagini (per lo più di cortometraggi), anche se il tocco neoclassico dal sapore drammatico è rimasto una costante nell'intera opera dell'artista scandinavo. Pur nella sua breve durata (e non possiamo non dispiacerci del fatto che il minutaggio non sia stato più consistente), questa raccolta di materiale d'archivio ribadisce come Fredrik Klingwall sia a tutt'oggi non solo uno dei musicisti più versatili del panorama europeo, ma anche uno dei più ispirati, poiché dal suo lavoro solista traspare evidente un gusto melodico d'eccellenza, una classe inappuntabile ed un tocco personale più che tangibile, caratteristiche che fanno del Nostro uno degli artisti da seguire con tutta l'attenzione del caso. In attesa di scoprire cosa ci riserverà Fredrik con l'imminente "Entrance", è il caso di scoprirne le grandissime potenzialità partendo già da questa release (edita in confezione digipack e limitata a sole 500 copie): per una volta tanto, concedeteci il lusso di asserire che non ve ne pentirete.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.lastentertainment.com/