05-03-2007
BRAINCLAW
"Dead Monsters"
(BLC/Masterpiece)
Time: (49:10)
Rating : 5.5
Il duo americano formato da David e Tara Giuffre si affacciò sul mercato tramite l'autoproduzione del debut "InsektAngel" nella primavera del 2004, ed oggi, grazie al deal con l'etichetta statunitense BLC, torna a farsi sentire col nuovo full-lenght. Il debut di cui sopra, a base di EBM più o meno contaminata da varie diramazioni electro assortite, non ci aveva particolarmente colpiti, e nonostante dei doverosi quanto fisiologici miglioramenti legati alla maggior esperienza acquisita, anche questo follow-up viaggia nel solco del suo predecessore: la matrice è sempre un sound EBM piuttosto lineare che ad un primo ascolto, oltre a ricordare dei Flesh Field senza chitarre, pare godere di un buon piglio, ma che alla prova dei fatti sa alternare solo episodi di scarsa incisività ora più ritmati ed aggressivi (anche a livello vocale) come la title-track, "Feed The Machine", "Soft Self Portrait" ed "Ultrasrukture", ora più melodici e levigati (di nuovo, anche a livello vocale) come l'opener "Strike", "Euphorium", "Hypocritic" e "Fallen", sfoderando talvolta qualche refrain dal taglio più 'alternativo' ed inserendo nel calderone qualche trovata stucchevole e/o prevedibile come la serpeggiante "The Trip Down", l'anthemica "The Temporal Tide" e la solenne e sofferta "This Human Condition". Delle sonorità electro-industrial, cui si fa riferimento nelle note ufficiali, c'è poco o nulla: quella dei Brainclaw è EBM che non graffia, basata su di un songwriting sempre indeciso tra tentazioni melodiche incapaci di decollare ed una cattiveria non solo deficitaria, ma anche sedata da una produzione sin troppo 'soft' (il booklet specifica come tutto sia stato creato col solo ausilio di un MacIntosh...). David e Tara devono ancora aggiustare il tiro e prendere qualche decisione più chiara riguardo al loro futuro, perché se da un lato qualche miglioramento (almeno a livello di rifinitura e di malizie esecutive) c'è stato, è anche vero che li aspetta ancora moltissima strada prima di raggiungere l'auspicata maturità artistica. Rimandati.
Roberto Alessandro Filippozzi