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Room 102

14-05-2014

OBERER TOTPUNKT

"Desiderat"

Cover OBERER TOTPUNKT

(Danse Macabre)

Time: (44:11)

Rating : 8

Quattro anni dopo il terzo album "Stiller Zoo", e sempre rigorosamente sotto l'egida della Danse Macabre, tornano gli Oberer Totpunkt, duo di Amburgo che si è imposto nella scena con un'algida ed eclettica mistura di EBM/electro minimale e vocals istrioniche decisamente più originale della media. Bettina Bormann (voce e testi, attiva anche come solista con già due lavori alle spalle) e Michael Krüger (batteria e musiche) realizzano con "Desiderat" - edito in confezione digipack - il loro album più compatto, efficace e scuro, perfezionando lo stile freddo e carismatico che li contraddistingue con sicurezza dei propri mezzi nell'attuazione di una ragguardevole gamma di varianti. "Es War Immer So" è un'opener oscura e serpeggiante, oltremodo dura, e non solo per quel chitarrone che ritroviamo anche nell'incalzante anthem "[Das Ist Nicht] Meine Welt", mentre "Langfristig Gesehen Sind Wir Alle Tot" si spinge verso lidi dance, ripetendo il titolo in varie lingue (italiano incluso). La chitarra si fa rockeggiante nella più organica (specie nelle parti di batteria) "Geisterfahrt", cadenzata e forte di un refrain ruvido, mentre Bettina si prende la scena con la sua magnetica voce nello spoken word su basi ambient che prelude alle lugubri trame di "Gas Leben Wartet Nicht Auf Dich"; il groove si fa seducente nell'elegante "Spiegel Im Kaefig" e sfrontato nelle bassline 'grassottelle' di "Nur Ein Traum", per poi travolgere con l'impeto dance della tagliente EBM di "Sei Auf Der Hut!", laddove il mood diviene invece onirico nella fluttuante e sospesa "Alle Luegen". L'unico episodio una spanna sotto agli altri è "Fremde Seele", vuoi per strutture ballabili di routine, vuoi per una prova vocale più vicina al cantato vero e proprio (soluzione che la teatrale Bettina sfrutta raramente) che lascia qualche dubbio; ottima invece la chiusura, affidata alle scure movenze electro ed al sensuale spoken word di "Hab Keine Angst, Mein Freund". Peccato solo non potersi godere le liriche della Bormann (definite 'apocalittiche' dalle note ufficiali) per chi non mastica il tedesco, ma tant'è: la nuova fatica degli Oberer Totpunkt centra il bersaglio, e la speranza è che il duo possa fare breccia anche fra chi sin qui li aveva trovati ostici, raccogliendo i frutti di una proposta indiscutibilmente sagace, matura ed intrigante.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.totpunkt.com/

http://dansemacabre.de/