21-04-2014
STROM NOIR
"Urban Blues"
(Zoharum)
Time: (55:28)
Rating : 7
Creato nel 2007 dallo slovacco Emil Mat'ko, il progetto Strom Noir giunge con "Urban Blues" alla sua diciassettesima release complessiva, anche se si tratta solo della seconda nel formato CD (dopo "Dni Stratili Svoju Farbu" del 2011) in mezzo ai molti CDr, alle uscite in audiocassetta ed a quelle digitali. Questo nono full-length del musicista di Bratislava, stampato in 300 copie nel bel formato ecopack a sei pannelli (e prima uscita di Strom Noir per l'ottima Zoharum), è stato concepito appositamente per l'ascolto in cuffia, come le note interne sottolineano, ed Emil lo ha inteso quale colonna sonora di un viaggio attraverso quella città che ci appare familiare, ma che ci turba nella sensazione che qualcosa sia differente e che qualcos'altro di sbagliato vi stia crescendo in seno... Un lavoro da ascoltare in cuffia camminando nella città, lasciando che i rumori di fondo completino le sue trame, ancora una volta al crocevia fra ambient, drone music ed un post-rock delicato nelle note della chitarra. La musica di Emil non è dilatata ed eccessivamente lineare come molte cose di Steve Roach, né più ricca come i lavori migliori di Erik Wøllo, ma la sua malinconica e lieve carica emotiva funziona bene sia quando la chitarra si produce in tenui pennellate ("Mal'ovanie Dúhy", "Night Blooming"), sia quando le trame si fanno più ambientali ("Textures" ed una title-track dagli echi industriali), sia quando le effusioni droniche prendono il sopravvento (la vibrante "V Ohni So Mnou Poď" e la più luminosa "All Souls (Will Be Born Again)"). Menzione d'onore per "Zavtra", che nei suoi oltre nove minuti si abbandona ad un piglio dronico piacevolmente dilatato, su cui si staglia senza eccessi un'elettronica piacevolmente pulsante. Ennesimo lavoro interessante da parte di un artista che, trovato nella Zoharum il degno supporto, potrà godere di maggiore visibilità e dire la propria nel panorama drone-ambient europeo.
Roberto Alessandro Filippozzi