04-02-2014
ACCOMPLICE AFFAIR
"The Zone Of Silence"
(Zoharum)
Time: (49:16)
Rating : 6.5
Progetto ormai navigato quello di Przemyslav Rychlik, che firma con questo monicker il sesto lavoro in sette anni di attività. Se il passato era stato segnato da spunti interessanti ma che facevano fatica a concretizzarsi in brani compiuti, con "The Zone Of Silence" giungiamo al cospetto di un album maturo in cui l'unione di linee strumentali (centrale ancora una volta il ruolo della chitarra) e partiture elettroniche ci consegna sei brani ispirati, sempre diversi tra loro e capaci di descrivere panorami specifici, nonché di trasmettere emozioni di ampio respiro. Lo stile del musicista polacco guarda ad un post-rock piangente, foriero di un'ambient che non disprezza i temi plumbei, lasciandosi andare anche a suoni riflessivi. Nell'economia dell'opera è tutt'altro che trascurabile l'apporto di alcuni strumentisti (fondamentali soprattutto le sessioni ritmiche di Meres) e di samples che rifiniscono al meglio concetti già di per sé apprezzabili. Il minimalismo strutturale delle tracce diventa un aspetto funzionale ad aprire il palco alle note di chitarra, dotate di un mood nebbioso e solitario, venato - nei pezzi d'avvio - di sentori morriconiani. La voce soffusa ed alcune melodie stanche riescono a dare un tocco d'inquietudine grazie ad un incedere sornione e ramingo, misto ad echi psichedelico-floydiani; l'oscurità sopraggiunge laddove i temi si fanno più ossessivi o quando si innesca un palpitante tribalismo, mezzo che funge da introduzione per spaccati misterici. L'andatura rilassata, propria anche degli altri lavori di Rychlik, aumenta con i campionamenti di onde marine, che aprono a lande disabitate ed aurore immerse nella foschia. La conclusiva, lunghissima ninnananna ci conduce verso i carillon di pellicole horror, segno che sotto la calma ribolle sempre un pizzico di nera trepidazione. Album lineare che sa mantenere le giuste differenziazioni tra i pezzi, consegnadoci un intreccio elettroacustico più figlio di un rock adattato ad esigenze personali che dell'elettronica post-industriale. Finora l'opera più intrigante di Accomplice Affair, accompagnata da una bella confezione in digisleeve apribile a sei pannelli.
Michele Viali
http://accompliceaffair.glt.pl/