29-12-2013
GHOST BIKE
"Sun Of The Dead"
(n5MD)
Time: (54:11)
Rating : 8.5
Secondo full-length e prima release nel formato fisico del CD (in confezione digifile) per questo sorprendente artista originario di Gerusalemme, dopo il debut album "You Don't Exist" del 2010 e l'EP "Time's Carcass" del 2011 (entrambi rilasciati solo in digitale). Il polistrumentista e produttore Vlad Shusterman prosegue il suo viaggio artistico al fianco della californiana n5MD (che già pubblicò il suddetto EP), come di consueto avvalendosi di una congrua dose di collaborazioni vocali e, soprattutto, lasciandosi alle spalle i pur notevolissimi sforzi precedenti per approdare ad una dimensione sonora ancor più matura, piena, dove generi come trip-hop, shoegaze, post-rock, downtempo, darkwave ed echi jazz si compenetrano senza snaturarsi e/o cozzare l'un l'altro in un intenso e fluido corpus, baciato da un guitar-work avvincente e mai prima d'ora così ricco di dettagli e sfumature. Una svolta decisiva, intrapresa con forza ed ispirazione per conferire ai brani un nuovo spessore emotivo, oltre che squisitamente sonoro. Una serie memorabile di piccoli gioielli che colpiscono nel segno, forti di un pathos e di un magnetismo davvero rari, dal macchinoso post-rock dell'opener "Ridiculous" fino alla stupenda gemma finale "Sublime", struggente trip-hop ballad semiacustica che tocca nel profondo. Fantastici, e con un notevole potenziale commercia(bi)le, gli episodi dove intervengono ottime cantanti come Ayelet Rose Gottlieb (nella title-track, esempio di perfetta fusione fra post-rock e trip-hop), Ayala Almog (nell'intenso vortice in crescendo di "Boschian Bubble" e nel teso e drammatico trip-hop di "Safe On The Edge") e Julia Feldman (nell'altra avvolgente e macchinosa gemma "Love Song For Norway", dove magnetismo e pathos toccano il culmine); in un lavoro che funziona da cima a fondo, meritano la menzione anche l'oscuro e serpeggiante trip-hop di "Slaveship Earth", dove lo stesso Shusterman fornisce una prova vocale altamente calzante, e gli squisiti crismi da potenziale singolo di "The German Ocean". Una crescita esponenziale, avvenuta in brevissimo tempo: abbastanza per convincersi di come questo ammirevole artista abbia i numeri per stupire ed entusiasmare, portando avanti un discorso che poggia su fondamenta solidissime con un'apertura mentale e delle intuizioni fuori dal comune, libero di prendere qualsiasi direzione senza smarrire la bussola. Un piccolo miracolo, davvero da non perdere.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://ghostbike.bandcamp.com/