28-09-2013
ART ABSCONS
"Les Sentiers Éternels"
(Fronte Nordico)
Time: (48:28)
Rating : 7
Ispirato ancora una volta dalla magia, Art Abscons mette a punto il nuovo lavoro facendo leva sulle tematiche antitetiche, viatico per un discorso che va a ricollegarsi con l'arcano, l'eterno e il divino. A supportare l'uomo mascherato intervengono per l'occasione nomi importanti della scena acustico-esoterica di ultima generazione, da Sasha Feline di Gnomonclast a N2 ItinitI dei Luftwaffe, coronando un sodalizio che aveva unito i tre progetti già in una performance dal vivo e in un CD realizzato a sei mani. Abscon si muove in territori noti ma decisamente contrastanti, il vecchio caro folk fa spesso capolino con arie magico-bucoliche che rimandano ai Current 93 di "Of Ruine Or Some Blazing Starre", pregne di quella calma serafica epurata però da effetti apocalittici. Brani come "Die Zeit Ist Tot", "Ruhe" o "Agelstern Varwe" pagano un evidente tributo a David Tibet, ai Changes ed anche a certo psych-folk degli anni '70. Con gusto e libertà pressoché totale, l'eclettico musicista tedesco evita ogni prevedibilità alternando motivetti naif battutti da basi semplici e minimali a melodie di fisarmonica, a spiazzanti tracce industriali memori di Boyd Rice, a ritmiche marziali e a simpatici giri di pianoforte: un melange che unisce, esattamente come avveniva nel precedente "Am Himmel Mit Feuer II", sia aspetti al limite dell'easy listening sia strutture inquietanti, disturbanti o celebrativo-rituali. "Les Sentiers Éternels" si inserisce nella rotta del nuovo folk esoterico: Abscon mantiene viva la vena pop e non volta le spalle alle radici acustiche, divertendosi a spaziare su più fronti variando sia i toni che i mezzi (tra questi svetta lo 'spectralofono', sorta di sintetizzatore sui generis inventato appositamente per questo album). Le melodie fanno la loro parte così come le voci sempre intonate e suadenti, per cui alla fine dei conti ci si trova dinnanzi all'ennesimo piacevole prodotto di questo misterioso autore, forse il più distante (non solo per ragioni temporali) dai brani degli esordi, spinto verso una ricerca che mira sempre più a rendere gradevole l'oscurità: chi già lo conosce non rimarrà deluso, gli altri potrebbero essere ammaliati dalla sua magia. Disponibile sia in CD che in due differenti versioni viniliche a tiratura strettamente limitata, accompagnate dalle inconfondibili confezioni artistiche della Fronte Nordico, impreziosite da un artwork d'eccezione firmato Reiner Langer.
Michele Viali
https://myspace.com/frontenordico