16-08-2013
BORN FOR BLISS
"Innocent"
(Echozone)
Time: (26:40)
Rating : 8
Con l'insperato ritorno di tre anni fa, avvenuto con un sorprendente e magistrale album ("Between Living & Dreaming") rimasto nel cassetto dal '99, l'attesa per del materiale nuovo di zecca firmato Born For Bliss si stava facendo davvero spasmodica... Di nuovo album ancora non si parla, ma se non altro questo EP - in edizione digipack limitata - arriva a rompere un digiuno di scrittura che per lo storico trio olandese durava da ben 14 anni, quando il succitato secondo album era pronto per uscire (e la band si sciolse in seguito alla sua mancata pubblicazione). Frank, Remco e Willem ci offrono quindi un assaggio di ciò che i Born For Bliss sono oggi: una band il cui suono, ora come nel '99, aderisce ai canoni oscuri trascendendo facili etichette come 'dark' o 'goth' ed indicazioni fumose come 'psychedelic-wave' o 'alternative' per guardare oltre, con la personalità e le innate capacità strumentali che hanno sempre contraddistinto questi navigati reduci di formazioni come Clan Of Xymox e The Dreamside. L'elettrica title-track apre intensa, groovy e carismatica col suo piglio travolgente, e subito l'apporto vocale di Lori Sloan (che coadiuva nei cantati il leader Frank) si fa notare, assieme a dinamiche strumentali superiori che colpiscono anche nel break centrale e nel magnifico guitar-solo. La toccante e drammatica "Forever", nel suo pathos magnificamente dolente, si nutre di un ispiratissimo piano e di arrangiamenti sinfonici di enorme pregio (esaltati oltremodo nella versione strumentale, che chiude il dischetto), laddove "This Narrow Place" mette ancora in evidenza l'efficacia del dualismo vocale tra Frank e Lori, con un assunto strumentale ai massimi livelli che travalica i generi con impressionante disinvoltura; molto bene anche "Underground", diretta e solida con stile, capace di un break pinkfloydiano di assoluto livello. È solo un EP che non sfiora neppure la mezz'ora di durata, ma è anche la piacevole conferma di come i Born For Bliss siano una band di caratura infinitamente superiore alla media, e di come il loro ritorno in grande spolvero sia un evento di cui tutti dovrebbero decisamente rallegrarsi nella scena dark/gothic.
Roberto Alessandro Filippozzi
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