26-07-2013
VV.AA.
"Minimal Baby VI"
(SkullLine)
Time: (71:44)
Rating : 8
Nata come promotrice di sonorità martial-industrial e neofolk, la SkullLine si è pian piano interessata anche al grande revival minimal wave che ha portato negli ultimi anni alla ristampa e alla riscoperta di grandi nomi del passato, ma anche alla nascita di nuove leve che si sono dedicate con successo a questo stile semplice e lineare ma dalla presa immediata. La serie di compilation intitolate "Minimal Baby", ormai giunta alla sesta pubblicazione, ha riscosso un notevole interesse da parte del pubblico riuscendo a dar luce a molti validi progetti. Questo nuovo volume esce, come di norma, sia in formato CD (versione che tratteremo nella recensione) che nell'edizione limitata a 100 copie con CDr allegato, contenente venti tracce in aggiunta alle 22 già presenti nella versione regolare. La prima parte del dischetto vede una serie di brani eccellenti inaugurati dalla fantastica cover di "Runes And Men" dei Death In June firmata da Adam Berces, cui seguono pezzi divisi tra nostalgie anni '80, venature gotiche e ritmi serratissimi, tutti basati su una classica semplicità compositiva ed un fascino che non lascia scampo. Merita una menzione speciale "Plastic Punx" di Charles Lindbergh N.E.V., duo tedesco attivo tra il 1983 e il 1984 tornato alla ribalta in tempi recenti, ma anche la scanzonata "Ferienzeit", firmata AvonRim e remixata MassendefeCt. Nella parte centrale dell'opera emergono anche sentori synthpop con i pezzi di Nejet Nok ed Epic Dreams, derive quasi techno con l'italiano Ricky Zeta e qualche traccia assurda e sgangherata, testimone di un affollamento non sempre sano. La sezione conclusiva appare invece più elaborata grazie a nomi quotati che sanno rivedere la minimal wave con occhio moderno, aggiungendo alla tipica ricetta del genere un tocco di preziosità e alcune melodie malinconiche. Ottime in questo senso le prove di Selofan, NachtAnalyse e Sickdoll, mentre si avvicina sorprendentemente alla italo-disco la traccia degli sconosciuti ispanici Bremsstrahlung Synth Pop. Come da tradizione il marchio "Minimal Baby" non tradisce le aspettative e regala oltre 70 minuti di musica travolgente, spendibili anche nei dancefloor. Le luci sono rivolte soprattutto alla scena germanica, ma c'è spazio anche per altre interessanti realtà europee ancora tutte da scoprire. Imperdibile per chi ama certe sonorità, ma irresistibile anche per chi ascolta generi totalmente diversi. Da non perdere!
Michele Viali
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