01-07-2007
GREIFENKEIL
"Symbol"
(Grentzwert/Audioglobe)
Time: CD1 (76:03) CD2 (30:25)
Rating : 6.5
Torniamo a riparlare di Greifenkeil, dopo aver ricevuto l'enigmatico "Symbol" (già recensito in precedenza) nella versione doppia. L'omonimo titolare del progetto, affiancato da Aria e Nemain (che si sono occupate delle female vocals), ha cercato di mettere in luce prima di tutto un concept decisamente interessante (ispirato agli scavi archeologici di Goseck, ritrovati da poco tempo in Germania Est e risalenti a 7000 anni fa!), a cui ha associato una musica atmosferica, oscura e rituale, che si muove addirittura attraverso riflessi dark-industrial. Il primo dischetto purtroppo non si lascia apprezzare per tutta la sua durata, sia per via di una produzione non del tutto azzeccata, sia per un minutaggio eccessivamente prolisso, ma piace e non poco la splendida e ballabile "Untergang", song dai risvolti inquietanti che rimanda alle cose più esoteriche dei Calva Y Nada (pensate al loro storico album "Días Felizes"). Il resto, come detto nella precedente occasione, non sempre convince dal punto di vista musicale, anche se è notevole il lavoro svolto in sede concettuale, che punta il dito anche contro le religioni monoteistiche ed i governi occidentali. Ad alzare la media ci pensa una buona appendice costituita dal secondo dischetto, dove spicca l'ottimo club-mix di "Survivor" (con tanto di campionamenti presi dalla guerra in Iraq) ed una pesante rivisitazione di "Democracy". Bene anche la title-track nel 'Fil/Qntal Remix' ed ancora "Democracy" nella versione firmata Monolith, nella quale il colosso belga esalta appieno un certo tribalismo elettronico tipico del proprio sound. Consigliamo, se interessati ad una proposta così particolare, di cercare la versione limitata in questione, che ha un suo fascino ancestrale e che si rivela ricca di buone sorprese.
Chemnitz