04-02-2007
SEABOUND
"Double-Crosser - Promotional Mixes"
(Dependent/ Masterpiece)
Time: (28:41)
Rating : s.v.
Dopo i successi conseguiti con l'eccellente "Beyond Flatline" d'inizio 2004, l'attesa per il terzo full-lenght dei Seabound iniziava a farsi sentire, anche perché in questi ultimi 3 anni il duo di Bielefeld è stato l'unico nome capace di esprimere qualcosa di importante e ad alto livello nella stagnazione di una scena future-pop incapace di svilupparsi secondo le aspettative. Ora la fine dell'attesa viene sancita con "Double-Crosser", terzo album di una band che già dall'esordio aveva mostrato non solo grande maturità, ma anche di essere una spanna sopra la concorrenza. Il problema è che, almeno per ora, non potremo parlarvi come si conviene di "Double-Crosser", poiché la copia promozionale giuntaci in redazione consta del solo bonus-CD dell'edizione limitata dell'album, e vi evitiamo qui una discussione sulla scelta di marketing della Dependent, che in questo caso ci rende la vita difficile... Dall'album troviamo due versioni di "The Promise", e sia il club-mix curato dall'ottimo e rinomato producer Olaf Wollschläger che il lungo remix - anch'esso ideale per il dancefloor - messo in atto da Eskil degli amici Covenant (che si portarono dietro i Seabound come support-act nel tour di "Northern Light") ci lasciano intuire come l'ispirazione del duo non sia venuta meno: si odono melodie di classe superiore ed un refrain di quelli che Frank M. Spinath sa confezionare con tanta maestria, e non serve ascoltare l'originale per capire di trovarci di fronte ad una nuova 'hit' per la band tedesca. Molto interessante la collaborazione con gli australiani Tankt, che vede i due gruppi riprendere il brano "Chasing Phoenix" (originariamente apparso sull'album "Club Life" del duo di Melbourne) per trasformarlo in una traccia opportunamente ritmata ed in bilico tra suoni levigati e ruvidezza. Dal nuovo album dei Seabound viene anche ripresa "Scorch The Ground", qui proposta in uno spettacolare mix di stampo dance curato dai sensazionali Rotersand, mentre la chiusura del dischetto è affidata a "Poisonous Friend" (dal precedente album), rimaneggiata nuovamente dal producer Olaf Wollschläger per un risultato che coniuga classe e varietà. Come bonus-CD davvero non c'è male, ed anche se non abbiamo potuto analizzare l'album vero e proprio, siamo certi che anche stavolta i Seabound non hanno sbagliato il colpo. Classe sopraffina, intelligenza non comune, capacità concrete ed un gusto melodico a dir poco invidiabile: i Seabound sono di un livello superiore, indubbiamente.
Roberto Alessandro Filippozzi