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Room 101

24-06-2007

VV.AA.

"Bright Lights, Dark Room - An Electro B-side Tribute To Depeche Mode"

Cover VV.AA.

(Cryonica/Audioglobe)

Time: CD1 (77:43) CD2 (76:58)

Rating : 5

Un ennesimo tributo ai Depeche Mode, specie se in ambito elettronico, non rappresenta certo una novità, ed anzi, il solo pensiero che ne arrivi un altro ad alimentare la sfilza dei molti già ammassati nel dimenticatoio fa spesso rabbrividire persino il fan più irriducibile... L'inglese Cryonica se ne esce con un'idea abbastanza interessante, e cioè rendere omaggio all'icona synthpop per eccellenza attraverso le B-side dei tanti singoli pubblicati dall'81 ad oggi e qualche brano rarissimo, e lo fa puntando a sottolineare come un nome di siffatta grandezza ed importanza sia divenuto tale proprio grazie a quella qualità che affiora nettamente anche - e talvolta soprattutto - dove gli altri di solito piazzano gli 'scarti'. Non siamo sicuri se quest'idea sia già stata sfruttata o meno, ma se non altro stavolta non sentiremo martoriare i grandi classici, ed anzi, magari coglieremo l'occasione per andare a riscoprire qualche perla nascosta della storica band inglese... I 35 act presenti negli oltre 150 minuti dei due dischetti (la cui veste grafica, benché digipack, si rivela molto spartana) si dividono fra nomi noti e misconosciuti provenienti più o meno tutti dalla scena electro, ed a turno ripescano B-side celebri e brani che i più avevano probabilmente scordato, spaziando dagli inizi dei Depeche Mode (certi lati-B dei singoli dell'81) sino alla più recente produzione (le B-side dei singoli estratti da "Playing The Angel"). Dal primo dischetto segnaliamo le buone prove di The Nine (dinamica e fresca la loro "Shout"), Octolab (che rileggono "Fools" in chiave più ritmata e sexy), Armageddon Dildos ("Dangerous" in salsa EBM si lascia ascoltare), Razed In Black (che donano solidità ad "Happiest Girl"), Technoir (l'esperienza e la produzione salvano la loro "In Your Memory"), Monstergod (nervosa e serpeggiante la loro "Fly On The Windscreen"), FAQ (che rifanno "Pimpf" buttandoci dentro il testo di "Never Let Me Down Again") e Thee Hyphen (ottima "In Your Memory" in chiave IDM); da tralasciare, invece, le performance scolastiche - o comunque prive di sussulti - dei vari Northern Kind, Inertia, Brainclaw, Fiction 8, Page Of Quire, F.P., Dekad, Serotonin ed i terribili Libitina (che martoriano la già bruttina "Ice Machine"). Non va molto meglio col secondo dischetto, dal quale salviamo Benthic (interessante la decostruzione di "St. Jarna"), Alien 6 (che rendono "Ice Machine" squisitamente dance), Interface vs. Viral Consciousness (l'aggro mix di "Never Let Me Down Again" viene qui 'curato' ad iniezioni di EBM), i grandiosi Killing Ophelia (che rivedono "Sea Of Sin" in chiave industrial-pop, realizzando la miglior cover dell'intero lotto), Color Theory (che se la cavano tutto sommato bene con un pezzo difficile come "Surrender"), BlackBlueBlack (che sfruttano un buon dualismo vocale per "Newborn"), Kao Tao (qui "Death's Door" diviene una ballad acustica), Run Level Zero (l'esperienza fa sì che la loro "Work Hard" in versione EBM funzioni) ed i nostri Babylonia (la cui versione di "Dangerous" è spumeggiante e fortemente danceable); pollice verso per le prove interlocutorie dei vari Syntphonic, Swarf, Mechanical Cabaret, Pinion, Blue October, Foco, Waiting For Words, Tracer e Celluloide, chi per versioni troppo vicine agli originali, chi per prestazioni davvero incolori. Un tributo che vanta pochi alti (e non stiamo neppure parlando di picchi inarrivabili, anzi...) e troppi bassi, e che inevitabilmente finirà nel dimenticatoio assieme agli altri di cui sopra.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.cryonica.com/news.htm