07-02-2013
RADIANA
"Radiana"
(Projekt)
Time: (48:08)
Rating : 7.5
Uscito lo scorso ottobre, questo debutto del trio newyorkese Radiana segna una nuova e interessante release in casa Projekt, sulla cui qualità della scuderia non vi è da discutere. Ci è giunto solo un mese fa in redazione e, proprio nel momento in cui stiamo scrivendo, è ufficiale la dolorosa notizia tramite i social network riguardante la morte del fondatore della band stessa, il chitarrista e compositore Steven Deal. Musicista prolifico e instancabile, famoso non solo per questo nuovo act o il suo personale progetto Steven Deal Band, ma anche per aver militato in altre band come Bleached Black, Chopper e Absolute Zeros, contribuendo appieno alla musica indipendente, con passione e redenzione per quel sound escluso dai canali commerciali. Il suo impegno e la sua devozione sono stati sicuramente premiati, visto che questo omonimo debutto dei nuovi Radiana esce nient'altro che per la grande label di Sam Rosenthal, potendo godere della miglior distribuzione e promozione (di cui siamo onorati di essere fra i protagonisti). Non c'è nulla di meglio che ricordare questo umile artista, lontano dalla mondanità e immerso solo nella sua essenza di musicista, con questo distinto debutto in digipak. Tredici brani melodici, malinconici e intrisi di gusto 60s e produzione 80s. Un elogio del garage/pop più omogeneo e sostenuto, che a molti potrebbe risultare monocorde, ma che centra il bersaglio nella sua essenza. Ad accompagnare Steven la cantante Lisa Stockton-Wilson (meglio nota col cognome Hammer e già con Requiem In White, The Terror Twins e soprattutto Mors Syphilitica), il bassista Dan Kohler (The Naomi Star e la stessa Steven Deal Band) e il batterista Dave Parmelee. Tredici piacevoli song delicate, dove i gorgheggi scoloriti di Lisa la fanno da padroni, sostenuti da timide pennate elettriche, minimali nella produzione, lontane da eccessi digitalizzati tanto ricorrenti. Si respirano i Cure nella suadente "Mona Lisa Smile", ma sarebbe fuorviante stilare una lista di paragoni. I Radiana non fanno urlare al miracolo, ma splendono di luce propria. "Glass Mountain" è un sincero inno indie-rock, proprio come l'opener "Over The Moon" o la successiva "Black Sheep". "Brother Sun" seduce per i suoi cori quasi cacofonici (grazie all'esperienza di Lisa nei Mors Syphilitica), mentre "Magic Eye" e "Monkey King" (in stato di grazia Steven, con le sue schitarrate animalesche) dimostrano un'orecchiabilità non scontata. I Radiana sono la dimostrazione di una grande esperienza, e questo spiega il motivo della loro presenza nella Projekt, che ci ha spesso abituato a suoni più eterei e sperimentali. Una macchina del tempo che viaggia anche nello spazio ed estrapola dal passato solo ciò che fa rima con qualità. Purtroppo un epitaffio per Steven Deal, ma basterebbe questo a riordinare il vostro scaffale e trovare posto per questo piccolo grande disco. Malinconico, vissuto, ma anche radiante: è questo il suo punto di forza, nonché il vero volto dell'indie-rock. Un manifesto per chi ama il genere.
Max Firinu
http://www.facebook.com./RadianaBand