20-12-2012
VERNEY 1826
"Quadriga"
(Catgirl Records Historical)
Time: (18:24)
Rating : 7.5
La fitta attività del progetto Verney 1826, con ben nove release complessive in 40 mesi ed una nutrita rete di collaborazioni con act di valore, sta facendo pian piano conoscere le capacità dell'act tedesco fra i seguaci del filone sinfonico/marziale. Se questo è senza dubbio un bene, vista la caratura crescente della musica di Verney 1826, nel nostro piccolo ci onoriamo di avere col mastermind Lionel Verney un piccolo ma significativo 'canale preferenziale', grazie al quale ci è possibile parlarvi anche di quei lavori in tirature così esigue da strappare un amaro sorriso. È il caso di questo EP a cinque tracce, realizzato in un suggestivo CDr simil-vinile e confezionato in una busta trasparente A4 contenente foto suggestive e magnifiche (due grandi a mò di artwork e sei piccole in qualità di inserti, stampate come si usava prima dell'avvento del digitale), per un totale di soli 20 esemplari numerati a mano. Cinque nuovi brani (registrati per l'occasione al termine delle sessioni per l'imminente nuovo full-length "Ex Libris") d'ispirazione dichiaratamente più classica, dove l'elemento marziale rimane sullo sfondo, incastonato in strutture che non necessitano di furore bellico e che catturano con la forza delle melodie. "Marche Funebre" parla chiarissimo già dal titolo, ed è una dolente marcia che evidenzia la sempre crescente classe nella fase di arrangiamento, laddove la maestosa title-track preferisce imporre toni epici e sontuosi; una profonda tristezza trasuda da "Liberty (Sarah's Theme)", titolo che rimanda ai concetti di libertà e diritto di parola che sono alla base dell'intera release, mentre "Der Vorhang Fällt" si rivela essere l'episodio più minaccioso e cupo del dischetto, nonostante il contrasto con le melodie arcaiche dettate dal flauto. Si chiude con "21.04.1946", congruo estratto dagli oltre 27 minuti della mastodontica "Parteitag", ossia il brano contenuto nella cassetta "Concilium (Archive II)", prodotta in sole dieci copie ed allegata ai primi esemplari venduti del recente - ed eccellente - album "Silence Du Tombeau": un piccolo collage che riassume con gusto e misura i temi della lunghissima traccia originale. L'irrisoria tiratura impone il solito assioma secondo cui siamo di fronte ad una release per soli appassionati e seguaci incalliti, e così indubbiamente sarà per ovvi motivi, ma il consiglio per tutti rimane quello di scoprire il gusto compositivo che anima un act sempre più ispirato, meritevole ed affascinante.
Roberto Alessandro Filippozzi
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