04-12-2012
SININE
"Dreams Come True"
(Accession Records)
Time: (37:37)
Rating : 8
Tre anni or sono il progetto dell'estone Mauno Meesit ci aveva letteralmente sorpresi con un debut ("Butterflies") splendidamente in bilico fra elettronica suadente e pennellate elettroacustiche dal gusto drammatico, a tratti prossime persino a certe derive dolenti del metal più sofferto. Canzoni emotivamente importanti ci avevano spinti a pronosticare ottime cose per il futuro di Sinine, act che ritroviamo finalmente con un secondo passo tanto atteso quanto indovinato, tassello perfetto per una parabola evolutiva che promette moltissimo. Spogliatosi di qualche fardello organico che poteva appesantire l'insieme (il che si traduce in una netta limitazione nell'utilizzo di chitarra ed archi), Mauno centra il bersaglio concentrandosi sulla forza delle melodie e sulla versatilità ritmica, cedendo magari qualcosa in termini di carica drammatica a certi livelli d'intensità, ma guadagnando moltissimo quanto ad efficacia delle varie componenti. Con una produzione eccellente, perfetta per esaltare i dettagli di suoni splendidi e arrangiamenti raffinatissimi, i nuovi brani - decisamente più bilanciati, con un occhio attento alla resa live - decollano in maniera ancor più vigorosa: segno di come il Nostro non si sia seduto sugli allori del debut, lavorando invece duramente per portare ogni aspetto del suono di Sinine al livello superiore e per dare al nuovo lavoro una compattezza invidiabile, dalla magnifica dubstep evocativa e maestosa dell'iniziale "February" (con Ann-Mari Thim degli Arcana ai vocalizzi) sino alla mestizia della conclusiva "Highlands". In questo autentico tripudio di maturazione e crescita artistica la voce di Mauno va di pari passo, risultando molto più corposa e convincente, sebbene la scelta sia stata quella di lasciare più spazio al canto di Liina Rätsep e delle altre ospiti che, con la loro ugola femminea, arricchiscono l'opera. Detto della Thim, le altre 'guest star' sono due artiste pressoché sconosciute: la violinista/cantante Sandra Nurmsalu presta il suo bel canto a "Sel Teel", il cui ritmo sottile conduce ad un travolgente refrain assieme a Mauno, mentre Anneliis Kits è la voce che affianca lo stesso mastermind nell'appassionata "Call Me", gemma notturna oltre gli schemi e di una raffinatezza unica, suadente oltre ogni dire. Stiamo parlando di due potenziali hit, cui si sommano altri momenti di grande presa come l'avvolgente "I Can't See You" (davvero magnifico il fatidico refrain a due voci), la dinamica, moderna, scattante ed energica "Vaata" (ove Liina Rätsep mostra di che pasta è fatta, vocalmente parlando) e la macchinosa e cyber-esplosiva "All The Same". Nessun reale momento di stanca (nemmeno la più convenzionale ed ammiccante "Where Are You Going", tutto sommato) in un lavoro magari breve rispetto alla media, ma estremamente completo e ben fornito di estro, fantasia, solidità, arguzia, intensità, sensibilità e passione in dosi massicce. Nel pronosticare ottime cose dopo il mirabile debutto, avevamo visto giusto: un superbo ritorno, oltre le facili catalogazioni e gli schemi di cui abusano in troppi.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.accession-records.de/