22-11-2012
THE VICTIM'S BALL
"Tales From The Gibbet"
(Elysium Sounds)
Time: (46:05)
Rating : 8
Se oltre vent'anni fa il milanese Roberto Massaglia ha scelto di andare a cercare in Australia la propria dimensione di vita, è fuori discussione che nell'altro emisfero egli abbia anche trovato quella artistica, incarnata dapprima dai Tankt e poi dai The Tenth Stage. Ma, dopo queste due importanti esperienze, gli sforzi di Roberto si sono concentrati esclusivamente su The Victim's Ball, progetto che dall'ottobre del 2009 ha rilasciato un album ogni dodici mesi esatti, giungendo in breve alla quarta prova sulla lunga distanza. L'esperienza maturata in precedenza da Roberto ha permesso a questo interessante act - cui prestano il proprio talento ottimi musicisti e collaboratori di livello - di non bruciarsi per la rapidità della successione degli album, non solo come conseguenza diretta dei limiti di diffusione ed esposizione mediatica, ma in particolar modo per una qualità di scrittura sempre in crescita. Se la piccola etichetta Elysium Sounds non potrà garantire l'exposure di una big del settore discografico oscuro, c'è da sperare che il tam-tam dei media di settore come il nostro possa offrire il giusto sostegno a questa nuova fatica dei The Victim's Ball, poiché la curva ascendente non inverte la rotta, ed il livello raggiunto dal progetto tocca oggi nuove vette espressive e realizzative. Riuniti ancora una volta artisti come Verney 1826 ed il remixer Dave Foreman (già nei Tankt con Roberto), strumenti come hurdy gurdy e dulcimer (anche appalachiano) e voci come quelle di Joanne Missen e The Baroness (degli Opera Macabre), il mastermind di origini lombarde realizza con "Tales From The Gibbet" l'opera più riuscita, meglio bilanciata, più ricca di pathos lirico e più completa della breve ma intensa storia di The Victim's Ball. Sempre ispirato dal lato sinistro della storia, dalla rivoluzione francese, dal teatro, dalla letteratura e, di netto rimando, dalla musica classica di più alto lignaggio (l'iniziale "Funeral Music For Queen Mary" è un adattamento di un brano di Purcell), il Nostro orchestra quello che è indiscutibilmente il lavoro migliore di The Victim's Ball, dove il piglio sinfonico/marziale meglio si sposa con una vocalità ad ampio respiro ed una teatralità che affonda in secoli perduti. Se produzione e qualità degli arrangiamenti passano di diritto al livello superiore, non sono da meno le canzoni di questo nuovo gioiellino (disponibile nell'elegante digipak o nel formato digitale): "Tales From The Gibbet" convince da cima a fondo, dall'iniziale adattamento di cui sopra al magnifico e sfuggente remix di Dave Foreman per la conclusiva "The Recollection" (rivisitazione di quella "Er Ricordo" in cui fa capolino un recitato in romanesco dal sapore arcaico), passando per momenti altissimi quali la notturna "The Song Of Joan Of Arc", l'evocativa ed intensa "Last Confession Of Jack Sheppard", la possente "The Head Of Westminster" e la sontuosa "Ordo Fratum Minor", quest'ultima appartenente a Verney 1826 e qui riletta da Roberto con l'eccelso gusto musicale che contraddistingue ogni sua mossa. Bene anche il brano composto a quattro mani con lo stesso Lionel Verney, "Captain Macheath Spirit" (ottimo nei suoi rimandi agli Ordo Rosarius Equilibrio), e piacciono anche la maggior lucentezza della tradizionalista "The High Pad's Boast", la teatralità di "Mastro Titta's Carousel", la sofferta mestizia di "The Scottish Maiden" e l'impeto marziale di "La Journeé Sera Rude", scritta con l'incaricato degli strumenti a corde (chitarra, basso, mandolino) Greg Jones. Quale degno complemento, troviamo infine il clip di "Hand Of Glory", il quale, se pur realizzato per un brano del debut eponimo, è perfetto quale complemento visivo al fascino dal respiro antico di "Tales From The Gibbet". Se fino ad oggi questo prezioso act vi era sfuggito, questo è il momento migliore per scoprirlo: una piccola, grande realtà in cui pulsa un cuore italiano.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/elysiumsoundslabel