22-11-2012
AVOID-A-VOID
"Musique Noire"
(Echozone/Masterpiece)
Time: (44:10)
Rating : 7.5
Il debut "Abyss Desires" di questo duo tedesco, formato da Rico (musiche) e Falo (voce), aveva evidenziato doti interessanti sul piano compositivo e realizzativo, assieme ad una certa sudditanza nei confronti dei soliti Depeche Mode (punto fermo da cui in pochissimi riescono a prescindere in ambito synthpop) ed a qualche lieve ingenuità bisognosa di colpi di lima. I Nostri hanno atteso tre anni esatti per tornare con un degno successore, e questo lasso di tempo è stato senza dubbio utile per proseguire verso la maturazione necessaria per fare breccia nel panorama synthpop europeo. I due hanno senza dubbio lavorato tenacemente, ed i risultati sono subito evidenti: suoni e produzione salgono di livello, così come la più completa e versatile performance vocale di Falo e, soprattutto, i brani nel loro insieme, oggi decisamente più efficaci e personali. Una nuova raffinatezza anima gli Avoid-A-Void in questo follow-up, e lo si avverte subito da una scelta coraggiosa come il porre in apertura la title-track, che parte notturna fra suoni sottili e placidi, prima di prendere ritmo in una squisita chiave robotica e criptica. È la stessa raffinatezza strutturale che è la spina dorsale di potenziali singoli synthpop di livello come "Myself Within", "Nothing", "No View", la più eclettica e mordace "Who Cares" e la conclusiva, seducente "Love Was Dead": tutti pezzi dotati di buon dinamismo, groove, refrain impeccabili e spruzzi di melodie dal sapore 80s usate con intelligenza, nonché con buone dosi di personalità e carisma. Nettamente più consapevole dei propri mezzi, il duo non manca di offrire anche materiale di buona qualità ad uso dei dancefloor, come la ritmata e ballabile "Untouchable" e, soprattutto, la scheggia future-pop "S Got Kryptonite". Un act in netta crescita, su tutti i fronti: "Musique Noire" è il valido manifesto di un duo che vuole maturare fino ad imporsi nel gotha del synthpop europeo, e se ci sarà abbastanza saggezza per continuare a prendersi il tempo necessario per raggiungere il livello superiore, potremo aspettarci un terzo album importante.
Roberto Alessandro Filippozzi
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