Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 105

13-10-2012

SCHATTENSPIEL & VERNEY 1826

"Reclusion Of Sun & Moon"

Cover SCHATTENSPIEL & VERNEY 1826

(SkullLine)

Time: (55:51)

Rating : 7

Come i più informati forse sapranno, recentemente Lionel Verney - mente dell'act Verney 1826, nome ben noto ai nostri lettori - si è unito a Sven Phalanx nel progetto Schattenspiel, prosieguo della prima incarnazione nota come Phalanx feat. The White Rabbit. Quale migliore modo, dunque, di sancire l'unione fra i due musicisti tedeschi, se non con uno split che coinvolga entrambi questi nomi emergenti del panorama sinfonico/marziale? Ci pensa la loro connazionale SkullLine, sempre attenta a questo genere di suoni, ad occuparsi della stampa del CDr, edito in uno spartano jewel-case in sole 100 copie numerate a mano. In passato i due avevano collaborato a più riprese per diversi brani, ed in questo split vengono ripresi parecchi pezzi già noti, per lo più di Schattenspiel, come "Aufbruchstimmung" e "Totenwache", entrambe da "Follow The White Rabbit" (già esso stesso ristampa di un disco uscito nel 2009 a nome Phalanx feat. The White Rabbit): nella fattispecie interviene però Verney 1826, aggiungendo parti vocali che arricchiscono un quadro fra il marziale ed il misterioso/rituale. Dallo stesso disco viene ripresa anche la più impetuosa "Vorwärts", mentre per quel che concerne i brani inediti di Schattenspiel, l'austero incedere sinfonico/marziale di "The World" e la dolce cavalcata sinfonico/pianistica di "Glaube, Liebe, Hoffnung" si fanno rispettare per pathos e spessore. "La Montagne Du Califat" è invece ripresa dal lavoro assieme all'ottimo act Barbarossa Umtrunk (altro nome con cui Sven ha collaborato spesso) "La Couronne De Glace", e non a caso risulta il pezzo più bellicoso, inquieto e fieramente marziale. Tutto inedito, invece, il materiale a firma Verney 1826, eccezion fatta per il primo pezzo proposto, "Kissing Her Cold Lips...", ripreso dalla limitatissima cassetta/boxset (12 copie!) realizzata con Project : N.A. "Catonium (Archive I)": un'avvolgente e carismatica nenia notturna che si distingue per l'approccio, ma aderisce bene al resto a livello di suoni. Lionel torna ad avvalersi della teatrale voce lirica di Anna Aliena per "Aurora Redux", gran bel momento in cui il canto istrionico si posa sul suggestivo sfondo ambient dai connotati spettrali; più dolente e sofferta "The Grass Is Always Browner (Mk. II)" (il testo è di Douglas Pearce), laddove il fragile spoken word femmineo di Lisa (Disreflect) bacia i sottili e fumosi suoni di "Awakened", confermando la propensione all'intimismo oscuro che anima il songwriting di Lionel. Fra piano e flauto la title-track si muove malinconica, mentre "Eis" cammina sul confine tra luce e buio, con toni ora paradisiaci, ora macchiati da oscuri presagi; chiude "Sins Of The Fathers", coi suoi suggestivi spoken words rarefatti su di un lugubre sfondo industrial/ambient. Certamente non il lavoro più indicativo per avvicinarsi a due realtà generalmente non facili da comprendere, nonché poliedriche nell'esposizione del proprio suono, ma comunque un compendio di materiale interessante (benché un gradino sotto le vette rispettivamente raggiunte da entrambi), e quindi legittimo oggetto del desiderio per i cultori di questi due eccellenti act.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.facebook.com/Schattenspiel.Music

http://www.skullline.de/