13-08-2012
PORN
"From The Void To The Infinite"
(Freaksound Music)
Time: (42:05)
Rating : 8
Meglio non farsi troppo influenzare dal monicker esplicito di questo quintetto d'oltralpe, cosa che potrebbe fuorviare riguardo al concept culturale e intellettuale tutt'altro che superficiale. E mentre sfiderei chiunque a trovarli al primo colpo su qualsiasi motore di ricerca mondiale, meglio addentrarsi nell'ascolto di questo grandioso nuovo lavoro uscito a fine dello scorso anno per la Freaksound. Al loro terzo album (dopo due full-length fra il 2004 e il 2005 ed il 'best of' del rientro "A Decade In Glitter And Ranger" datato 2010), i Porn di Philip Deschemin, frontman polistrumentista, compositore ed ex-studente di filosofia, sembrano avere le idee ben chiare e le carte in regola per consacrarsi a fenomeno. Influenzati dalla musica industrial-rock in tutte le sue sfumature (SPK, Esplendor Geometrico), condita dalla vena pop dei Cure (il nome del gruppo, in realtà, si ispira all'illustre "Pornography") i Porn sfornano un platter perfetto, in grado di fare un'ardita concorrenza agli Zeromancer degli ultimi lavori. Gli undici pezzi graffiano, si insidiano e seducono. Non si può chiedere di più da un gruppo rock/industrial/alternative quando le melodie sono accattivanti, la produzione è pungente e refrain e ritornelli non abbandonano l'ascoltatore. Grandi momenti come "Love Like War" (anche primo EP estratto dall'album), l'americaneggiante "We Are Weapons", gli industrialismi di "Same Old Story" o i rimandi ai grandi 80s danzabili ("A Duty Dance With Death") fanno di questo dischetto un gioiellino sul quale acquisto non indugiare. La creatura di Deschemin si differenzia dalle altre anche grazie al suo apporto scenico e intellettuale, con liriche che chiamano in causa T.S. Eliot, Dylan Thomas o Kurt Vonnegut senza correre il rischio di risultare improprie. Meglio non perdersi neanche uno dei prossimi passi di questo act, che vede appunto in questo terzo album un nuovo inizio. Nonostante la strada sia lunga, è grazie anche al nostro supporto che potremmo magari vederli solcare qualche palco in più. Per ricordarci la loro alta caratura, a fine lavoro la cover metallica di "Lullaby" dei già citati Cure - in versione tutt'altro che ingenua - chiude il cerchio e ci obbliga a segnare il nome della band nella lista delle nuove leve più promettenti.
Max Firinu
http://www.myspace.com/pornband