21-05-2012
NEON ELECTRONICS
"Keylogger"
(DanceDelic-D/M-Tronic)
Time: (76:21)
Rating : 7
L'esperienza ventennale nel campo dell'elettronica di Dirk Da Davo è l'elemento portante di questo nuovo capitolo della sua creatura Neon Electronics, ala di quei The Neon Judgement condivisi con TB Frank, ormai riconosciuti veterani del suono electro-wave belga, che ha conquistato nel corso degli anni riconoscimenti mai superficiali dalla stampa e dal pubblico di tutto il Vecchio Continente. Dopo coproduzioni, sei full-lenght (l'ultima doppia uscita "Monkey Ever After" risale al 2007) e un paio di singoli, Neon Electronics torna sulle scene - anche grazie alla distribuzione della francese M-Tronic - col fine unico di rivendicare la sua costante presenza nel panorama electro, a discapito di chi può ritenere la creatura di Da Davo un comune side-project, se non un capriccio vintage, visto il sound proposto e riscoperto dal musicista fiammingo. Parecchio distante dalle melodie ricercate dei TNJ, "Keylogger" è un completo e appassionato prodotto ambizioso, un contributo logico e d'alta creatività in campo electro in chiave 80s, tra ballabili intrecci techno e godibile house ombrata. L'introspezione di Da Davo è l'elemento portante di un album senza pretese, issato su melodie quadrate e accattivanti, non inclini a quello 'scoppio ritardato' tipico del nuovo secolo, ma oltranziste nell'estetica. Sembra che Neon Electronics richiami in causa la compattezza dei DAF o di Clock DVA, per rendere la dance meno suadente, ma maggiormente monolitica e quindi efficace. "Keylogger" suona sulla piastra apatico e cinico. Episodi granitici e sintetici come "Under The Worst Condition", "For A Second" o "Mother Earth" non pretendono la spensieratezza, nonostante le filtrate linee vocali squisitamente catchy. "The Fear In My Heart" pare la rappresentazione meglio riuscita dell'anima di Da Davo, cadenzata e dal vago accenno poetico. Le collaborazioni con Radical G ("Glimp", "Over And Over" e "Rhythm") sono minimali inni da dancefloor polverosi e celati nella penombra, e anche "This Thin Air", assieme a JMX, viaggia sulla stessa carreggiata. Un'eco di anni '90 in "Plastic World People", che richiama i rave tedeschi, mentre il remix di "Prejudical Silence" si interpreta come un manifesto della ricerca sonora ed emozionale di Neon Electronics, accompagnato a braccetto da Millimetric e gorgheggi femminili che rinnegano l'armonia. In chiusura dell'album, Da Davo lascia spazio per qualche interpretazione più approfondita, con tre remix di "Under The Worst Condition" (di Action Nano, 9 Elma e Lyink, e DJ Element) e ancora un piccolo contributo di Millimetric per "Over And Over" (forse il meglio riuscito e, in questo caso, più sperimentale a livello di sezione ritmica). Non un lavoro che approfondisce The Neon Judgment, ma che scava più nel profondo del buon Dirk, convinto e determinato a portare i suoi Neon Electronics tra le playlist più gettonate del club più influenti. Un'ottima occasione per i neofiti di (ri)scoprire le venature dell'elettronica precedente all'exploit dell'EBM germanica, nonché per celebrare il talento pragmatico di un artista dall'esperienza ineccepibile. A tratti caustico, ma consigliato senza troppi fronzoli.
Max Firinu
http://www.neon-electronics.org/