21-05-2012
ERG
"Qart Hadast"
(MundoErg Records)
Time: (58:18)
Rating : 7
Nell'estate 2010 vi avevamo parlato del misconosciuto progetto spagnolo N-URSS, che nasceva nel 2007 parallelamente ad Erg, quest'ultimo fondato invece nel 2003, sempre per mano del misterioso musicista col medesimo nome d'arte (Erg, appunto). Una manciata di release fra demo, split ed EP, più una collaborazione col quotato connazionale Eldar, non sono bastate ad imporre all'attenzione del pubblico di settore l'act iberico, rimasto sin qui confinato nel sottobosco delle autoproduzioni, o al massimo supportato da etichette volenterose ma dai mezzi limitati come la Protea e la Black Pyramid. Anche questo primo full-length ufficiale è tecnicamente da annoverarsi fra le autoproduzioni, visto che il marchio MundoErg Records fa ovviamente capo allo stesso Erg, e la speranza è che un sano passaparola fra gli appassionati dell'industrial sinfonico/marziale possa scongiurare il pericolo che "Qart Hadast" passi inosservato, perché non lo meriterebbe. Con gli anni il taglio cinematico della musica di Erg si è spostato verso il neoclassico, ponendo l'accento su di un piccolo ma basilare corredo di soluzioni che il solo-project sfrutta con buona padronanza: percussioni cupe e severe, spunti sinfonici di grande spessore emotivo e succosi tratti esotici lontani quanto basta dai luoghi comuni del Mediterraneo. Il piglio cinematico nel suono di Erg rimane un punto fermo, che si colora però di una nuova intensità e di una tensione drammatica che solo le ampie porzioni sinfoniche possono garantire. Benché l'opener "Dido" fornisca ampie garanzie sull'austerità neoclassica che regnerà per tutta l'ora scarsa di durata del dischetto, l'opera decolla realmente solo all'altezza di "Xanthippus", grazie a spunti sinfonici ora drammatici e tesi, ora sontuosi e possenti, capaci di trasmettere un pathos a tratti epico, col degno apice raggiunto dalla maestosa "Cannas". Ammirevole anche il piano lugubre ed oltremodo severo di "Carthago Delenda Est", mentre tocca ai toni marzial-industriali (mai predominanti in senso stretto nell'arco dell'intera opera) di "Bellum Omnia Contra Omnes" chiudere degnamente un lavoro fornito delle varianti necessarie a scongiurare il pericolo della ripetitività. In vista della prossima fatica occorrerà portare ad un livello superiore tanto la produzione quanto gli arrangiamenti, ma se è il lato più sinfonico della scena martial/industrial ad intrigarvi, non negate ad Erg la chance di soddisfare le vostre necessità di ascoltatori e collezionisti di musica di nicchia.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/mundoerg