25-05-2007
EDGE OF DAWN
"Enjoy The Fall"
(Dependent/Masterpiece)
Time: (53:09)
Rating : 8.5
Il progetto del musicista tedesco Mario Schumacher, nato nel '98 come solo-project e completato con l'arrivo dietro al microfono di Frank M. Spinath (Seabound) un paio d'anni or sono, ci aveva già ben impressionato sul finire del 2005 col pregevole EP di debutto "The Flight (Lux)", ed ora giunge finalmente il momento per l'atteso full-lenght. Liquidare semplicisticamente come future-pop la proposta del duo teutonico sarebbe oltremodo riduttivo, perché gli Edge Of Dawn hanno molto di più da offrire rispetto alla media dei gruppi di tale frangia, sia sul piano squisitamente musicale che su quello concettuale: anzitutto c'è la musica, costruita attorno a suoni estremamente raffinati, eleganti e sempre calzanti, e poi ci sono i testi firmati da Frank, sen'altro fra i migliori parolieri del settore elettronico alternativo. Con simili premesse c'era da aspettarsi un album coi fiocchi, e così è: a fianco di episodi intelligentemente ritmati e danceable come "Black Heart", la già nota "The Flight (Lux)", la superba hit "Elegance" (anch'essa già ascoltata sull'EP di debutto) e la solidissima "The Nightmare I Am" troviamo momenti di gran pregio come la più controllata "Damage", la raffinata e suadente "Descent" (anch'essa ripresa dall'EP d'esordio), la melodica e malinconica "Beauty Lies Within", l'avvolgente "Pray For Love", la superba ed oscura "Chamber Six" (un pezzo che pochi altri gruppi electro saprebbero scrivere...) e la più pacata "Isolation" (comunque capace di esplosioni dai tratti quasi rock). È la varietà l'arma vincente del duo, che si dimostra capace di andare ben oltre il mero assemblaggio di facili club-hit fini a sé stesse grazie ad idee sempre interessanti, suoni di livello superiore, intuizioni notevoli, grandissima intensità, un pathos invidiabile ed una capacità di scrittura che pochi altri possono vantare nel medesimo ambito. Edge Of Dawn si conferma un binomio artistico di assoluto spessore al pari degli stessi Seabound da cui proviene il sempre ottimo Frank, pur mantenendo una propria identità ben definita: i fans dell'elettronica più intelligente e raffinata non esitino a mettere mano al portafogli, perché non si può davvero rimanere delusi da lavori di simile fattura.
Roberto Alessandro Filippozzi