21-02-2012
MINERVE
"Repleased"
(Echozone/Masterpiece)
Time: CD 1 (65:24); CD 2 (71:59)
Rating : 7.5
All'incirca un anno dopo i notevoli consensi ottenuti con un terzo album da incorniciare come "Please", i tedeschi Minerve tornano col loro eccellente synthpop in questa corposa 'appendice' doppia, emblematicamente intitolata "Repleased", che consta di ben 27 tracce per una durata complessiva che sfiora i 140 minuti. Il primo dischetto si apre con una trascinante e ben eseguita cover del mega-classico degli Eurythmics "Here Comes The Rain Again", unico inedito da studio, cui seguono 12 remix dei brani contenuti nel succitato "Please", tutti mediamente di buon livello, senza particolari picchi negativi. Risultano tutte valide e godibili le varie riletture a firma di nomi come !distain, Babylonia, Lakeside X, Exes, People Theatre e Mechanical Apfelsine, così come il mix fra due brani ("Phoenix" e "Read In My Memories") messo in atto da Dsx ed il succitato Lakeside X, senza che nessuno evidenzi gravi lacune o carenze. Le cose migliori le regalano nomi come Celluloide (capace di rendere "Hold Me Tight" ancor più groovy ed irresistibile in chiave dancefloor), Stum (intrigante la nuova tessitura ritmica ideata per "Down To The Ground"), For A Space 'contro' Destroid (insieme per donare a "Life Is An Illusion" una ricostruzione magistrale), Midnight Resistance (irrefrenabile l'impeto future-pop infuso a "Don't Ask Me Why") e Liquid Divine (questi ultimi capaci di fornire una veste tutta nuova a "Please", svolgendo un gran lavoro), tutti capaci di prove che dimostrano una volta in più come il remix possa essere un momento trasversalmente degno di attenzione. Nel secondo dischetto sono stati inclusi tutti i brani facenti parte dei tre singoli rilasciati nel solo formato digitale dalla band (segnatamente "Down To The Ground", "You Don't Know Me" ed "Hold Me Tight"): fra single edit, club mix, versioni demo e remix complessivamente potabili (coi picchi d'eccellenza a firma Priorshift ed Iris), c'è il tempo per godersi la drammatica e toccante "I Welcome The Rain", dettata dal piano e cantata con trasporto da Richard Björklund degli Spektralized, nonché l'ottima "In Love With An Open End", raffinata scheggia danceable che vanta la presenza al microfono dell'ottimo Frank Spinath dei Seabound. Se rendiamo il dovuto merito al valore del primo dischetto, e se pensiamo al fatto che, trattandosi di un remix-album, si parla ovviamente di una release destinata a chi già può dirsi fan dei Minerve, ecco che anche il secondo CD trova un suo senso, contenendo materiale - sin qui rilasciato solo nell'astratto formato digitale - che i seguaci della band sicuramente gradiranno avere su supporto fisico. I fans apprezzeranno, ed agiranno di conseguenza; eventuali novizi si rivolgano invece prima a "Please" ed agli altri due validissimi capitoli precedenti.
Roberto Alessandro Filippozzi