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Room 107

10-01-2012

ALL SCARS ORCHESTRA / ICYDAWN

"Tape Crash#1"

Cover ALL SCARS ORCHESTRA / ICYDAWN

(Old Bycicle Records)

Time: (46 min.)

Rating : 7

Il sottobosco più recondito di una scena di nicchia come quella industrial ama i formati che i maniaci della tecnologia ritengono morti e sepolti, anche per dare connotazioni particolari al già elitario concetto di edizione limitata. La svizzera Old Bycicle Records sceglie l'audiocassetta quale formato per questo limitatissimo split, edito in una busta da lettera - col verde come tema dominante - in sole 39 copie numerate a mano. Lo spirito vuole essere quello più sperimentale della prima ondata industrial, anche dal punto di vista dei contenuti e della resa audio (volutamente lo-fi), ed i due nomi coinvolti hanno dalla loro l'esperienza necessaria per riprendere certe meccaniche. La prima facciata è appannaggio di All Scars Orchestra, progetto nostrano decisamente aperto che, dal 1998 ai giorni nostri, ha ospitato numerosi nomi - anche noti - della scena nazionale, fra cui Daniele Brusaschetto, Fabrizio Modonese Palumbo, l'acquisito Paul Beauchamp etc... I quattro pezzi proposti, mixati e masterizzati già nel 2008, risalgono a diversi periodi: si comincia con "Eresedua", catturata in quel di Torino nel 2005, giocata sulla sfuggevolezza della chitarra e dei vocalizzi femminili; le restanti tracce sono frutto di registrazioni live, tutte tratte da concerti sul suolo nazionale tenuti fra il 2005 ed il 2007. "Nowick", eseguita a Rovagnasco di Segrate, è un ipnotico e sferragliante momento industrial che cela suoni tetri, mentre "Idential" (eseguita a Collegno) fa deflagrare una fragorosa intensità tutta tribale; chiude "Itagaki", proposta a Carpi, fra ritmi suadenti e suoni graffianti. Di Icydawn, progetto dello svizzero Sacha Rovelli, avevamo già parlato tempo fa in merito ad una raccolta che documentava il suo ampio spaziare tra i generi del suono oscuro. Il Nostro non si esime dal variare toni e umori anche stavolta, e dopo un incipit a base di battiti electro penetranti come "Tape Musick I (Version)", subito si passa agli umori uggiosi di "Nowadays", quasi delle improvvisazioni fuori tempo con la chitarra su di un metronomo 'cosmico'. Tra tanto eclettismo spicca "The Egocentric", il cui tema ombroso si anima con l'ingresso di un piano che irradia intensità, mentre "Tape Musick III" denota movenze prossime a certe colonne sonore horror e vicine a certi pionieri nostrani dei suoni più lugubri. Una produzione inevitabilmente destinata a pochissimi, particolarmente indicata ai nostalgici dei vecchi formati e di un modo d'intendere la creazione artistica da preservare.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/allscarsorchestra

http://www.myspace.com/anicydawn