05-10-2011
FELIX MARC
"Parallel Worlds"
(Infacted Recordings/Audioglobe)
Time: (56:52)
Rating : 8
A tre anni dal tutto sommato positivo esordio solista "Pathways", Felix Marc torna con la sua seconda prova sulla lunga distanza, trovando finalmente il tempo di pubblicare il risultato degli ultimi tre anni di lavoro svolto fra un impegno (Diorama) e l'altro (Frozen Plasma). Il debutto aveva convinto più per una certa piacevolezza di fondo che per i contenuti veri e propri (inevitabilmente vicini a quei Diorama nei quali il contributo del Nostro - al fianco del mastermind Torben Wendt - è fondamentale, ma di certo non ai livelli raggiunti dalla band tedesca), e tenendo conto che fra materiale risalente anche al 1998 potevano annidarsi certi 'scarti di lavorazione' sia dei Diorama stessi che dei Frozen Plasma, era plausibile non avanzare grosse pretese da un progetto sicuramente concreto, ma all'apparenza estemporaneo. Con "Parallel Worlds" il Nostro rovescia la situazione, mostrando cosa è stato in grado di fare focalizzando gli ultimi tre anni di composizione sulla scrittura di brani ad hoc per il proprio solo-project, forte dell'esperienza maturata in special modo al fianco di un compositore di vertice come Torben Wendt. Il risultato è un disco variegato e piacevolissimo, praticamente privo di cadute di tono (la sola "The Muse", pompata ed incalzante, risulta un tantino scolastica, ma si lascia comunque ascoltare), capace di mostrare tutto il carisma e le indiscusse capacità canore e compositive del suo autore attraverso brani che entrano in testa con stile, imprimendosi nella memoria. Spaziando fra synthpop e futurepop, Felix regala momenti di indiscutibile pregio con brani quali l'opener "Repair", elegante momento di ottima fattura, o la raffinata e passionale "Opposite Sides", baciata da un refrain splendidamente intenso, o la dolce e melodiosa "Fields Of Grey", giocata sullo stupendo duetto vocale tra il Nostro e l'ottima Lis Van Den Akker degli olandesi Misery (con un ritornello a dir poco radioso), o una "Modern Talking" che denota enorme classe, o un travolgente episodio futurepop come la possente "The Garden Of Light", capace di un refrain incredibilmente trascinante, o ancora la conclusiva "Parallel World", song di rara leggiadria strutturale. Le melodie convincono sempre, anche quando Felix ricorre ad idee non certo nuove (pescando anche da certa techno, come nella club-oriented "MoscowParis"), ed è un segno di grande personalità che va di pari passo con una cura certosina degli arrangiamenti, sia vocali che strumentali, con l'ottima produzione a garantire nitidezza e solidità in dosi massicce. Funziona bene anche la più 'velenosa' "Collector", stemperata dalla voce dolce di MyLucina che si ritaglia buoni spazi, così come risultano più che godibili sia la piacevolmente groovy "Life Is Porn" che la ben costruita e danceable "Ghost", mentre il legame con gli anni '80 che mai ha abbandonato il Nostro si configura in una buona e ballabile cover di "Mystify" degli INXS. "Parallel Worlds" è un disco di spessore, anche a livello di contenuti (i 'mondi paralleli' sono quelli dell'uomo di ogni giorno e dell'artista), di gran lunga più maturo e completo del suo predecessore, nonché capace di crescere ascolto dopo ascolto, e commettere il grave errore di sottovalutarlo, pensando che si tratti ancora soltanto di una 'piacevole digressione solista', equivarrebbe a perdersi una bella collezione di canzoni: non fatevi cogliere in fallo.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.infacted-recordings.com/