11-08-2011
NOISEPOETNOBODY & VANCE GALLOWAY
"Uranium 238"
(Lens Records)
Time: (50:37)
Rating : s.v.
Due autori americani sicuramente sconosciuti ai più uniscono le forze per un album a quattro mani dai connotati fortemente sperimentali. Vance Galloway, attivo soprattutto nelle vesti di tecnico e come videoistallatore, conobbe Casey Jones, alias Noisepoetnobody, nell'ormai lontano 1998; nel corso degli anni i due riuscirono a realizzare ed autoprodurre un primo lavoro intitolato "Summons The Porocora", per giungere poi al loro secondo capitolo "Uranium 238", stavolta licenziato da una label di eccellente livello nel panorama sperimentale statunitense. Le sei tracce del CD sono composte utilizzando una strumentazione che varia dalle chitarre ai synth analogici, per finire coi software e l'utilizzo di loop. Ne viene fuori un'opera anti-musicale, fatta di improvvisazioni che mescolano rumori e tonalità di natura diversa, una sorta di astrattismi in cui è possibile riconoscere alcuni movimenti quotidiani uniti a basi concrete ed altre amenità di settore, in un mix che non lascia spazio al mero intrattenimento. Il disco conosce anche momenti di ambientale oscurità, in particolare nella lunghissima e conclusiva "Casting Links...", ma la sua ragion d'essere rimane legata ad una ricerca audio non per tutti i gusti ed indicata essenzialmente a chi cerca prodotti finalizzati a superare i limiti della prevedibilità. È obbiettivamente arduo assegnare un voto ad un lavoro che ha i pregi proprio in quegli estremismi compositivi che richiamano un pubblico di nicchia ed esclusivo. Il lato tecnico è curato dallo stesso Galloway e la confezione in digipak pesante su tre pannelli dà un tocco di eleganza al tutto.
Michele Viali
http://www.noisepoetnobody.com/
http://www.myspace.com/vancegalloway