21-07-2011
MESH
"An Alternative Solution"
(Dependent/Audioglobe)
Time: CD 1 (56:41) CD 2 (46:22)
Rating : 7.5
Dopo gli unanimi consensi ottenuti con l'ultimo eccellente album "A Perfect Solution" (uscito a fine 2009), il duo di Bristol torna a celebrarne i fasti con questo succoso doppio remix-album (in confezione splicase e limitato a 3000 copie), contenente oltre 100 minuti di materiale ed un booklet corredato dai commenti del duo ai vari remix. Il primo CD vede ripercorrere in perfetto ordine la scaletta del succitato ultimo album, coi brani ovviamente remixati: tutte le riletture si rivelano di buona fattura, ma a colpire maggiormente sono quei nomi che hanno realmente 'ricostruito' le varie song o ne hanno sensibilmente variato l'apporto ritmico, come hanno fatto Robin Gigla, Iris, Daniel Myer (Haujobb, Covenant etc...), Assemblage 23, Parralox e Portion Control, principalmente in gustose chiavi dance, ma non solo; la sorpresa più bella la regala SMP con la sua rielaborazione della stupenda "It's Gone", che col ritmo rallentato diviene ancor più solenne e toccante, regalando emozioni forti, laddove i vari Zeromancer, Mechanical Cabaret, Intuition ed Informatik si limitano a 'limare' ognuno nella propria ottica i pezzi prescelti, manipolando senza grossi rischi materiale già ottimale in origine. Il secondo dischetto si apre con la versione 'harder' di "You'll Never Understand", song dove Mark duetta alla voce con la giovane e talentuosa Vic Anselmo, originariamente apparsa a fine marzo nel curioso EP su chiavetta USB "From This Height" (rilasciato dalla discontinua Tolerance Records): un pezzo altamente gradevole con un break acustico centrale davvero splendido, subito incalzato dal remix electro-oriented dell'ex-Wolfsheim Markus Reinhardt per "From This Height", anch'essa dal medesimo EP. Dal singolo "How Long?" viene ripresa "Save Everyone", bel momento sofferto e drammatico con tanto di finale solenne, mentre dal 7" incluso nella versione box di "A Perfect Solution" viene ripescata "Hold & Restrain", carina ma un po' troppo leggera per una band che ha da offrire molto più di così. I restanti remix spingono verso il dancefloor, e fra le prove pur dignitose di Alien6, Samedit e Celluloide svettano le travolgenti riletture firmate dagli stessi Mesh e dagli incontenibili Kloq. Tanta roba, e di buona qualità, per i seguaci dell'act inglese, ma eventuali novizi faranno meglio a rivolgersi piuttosto all'ottimo "A Perfect Solution" quale degna introduzione al sound dei Mesh, per poi scoprirne l'importante parabola artistica a ritroso nel tempo.
Roberto Alessandro Filippozzi