07-05-2011
HENKE
"Seelenfütterung"
(Oblivion/SPV)
Time: (54:07)
Rating : 7.5
Nel 2006 Oswald Henke e Mindy Kumbalek, membri fondatori dei Goethes Erben, decisero di congelare il progetto per dedicarsi ad altre cose. Mentre Mindy si eclissava, per Oswald si apriva una nuova fase artistica fatta di progetti paralleli, letteratura e poesia. Nel 2009 Oswald ha iniziato una nuova avventura musicale, creando una live band chiamata semplicemente con il proprio cognome. Dopo un paio di anni in tour a proporre le cose dei Goethes Erben, il Nostro ha deciso che fosse finalmente giunto il momento di dare vita propria al nuovo progetto. Dopo l'EP "Vom A Zum F", ecco quindi il primo full-lenght dal titolo "Seelenfütterung", tredici nuove tracce tutte scritte dal buon Oswald. È bene sgombrare il campo da qualsiasi dubbio, in quanto il nuovo lavoro si muove su coordinate ben distinte rispetto ai Goethes Erben, con sonorità forse più accessibili ma anche più personali rispetto al progetto madre. Ne è dimostrazione, ad esempio, l'iniziale "Weil Ich Es Kann", brano pop che prende fin dal primo ascolto, anche grazie all'ottima performance vocale di Oswald. Il pianoforte diventa protagonista in diversi pezzi, come la minimale "Uhren Essen" e la sussurrata ed atmosferica "Wer Mich Liebt". La componente melodica e delicata dell'autore viene fuori anche in altri brani, come le melodiche ed intense "Ohne Titel", "Seelenfütterung" e "Findenzoo". Tuttavia "Seelenfütterung" non è solo un disco melodico, ma possiede anche un'anima rock che emerge in brani come "Ich Protestiere", "Manisch Aggressiv" e "Vom A Zum F". "Seelenfütterung" è un disco dove è presente una grande varietà di temi e di umori, cosa che lo rende piacevole da ascoltare. Per certi versi questo lavoro fa da contraltare alle atmosfere teatrali e impegnate dei Goethes Erben, grazie all'uso di un linguaggio più semplice e accessibile. Tuttavia non si può scambiare questa maggiore fruibilità con una commercializzazione della proposta musicale di Oswald Henke, che resta un autore raffinato, intelligente e duttile, capace di combinare liriche intimiste a tematiche politiche. Ci piace considerarlo un vero e proprio cantautore gotico, che negli oltre quindici anni di carriera, pur fra gli alti e i bassi tipici di ogni artista, ha portato avanti un discorso coerente e dignitoso, che oggi prosegue con questa sua nuova avventura musicale.
Ferruccio Filippi